Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
Succession e The Bear hanno vinto anche gli Emmy
Lo avevamo già visto succedere ai Golden Globe, lo abbiamo visto succedere anche agli Emmy: tre show hanno vinto praticamente tutti i i premi che c’erano da vincere, Succession, The Bear e Beef. L’anno perfetto di Jesse Armstrong finisce con la vittoria dell’Emmy per la Miglior serie drammatica e per la Migliore sceneggiatura di una serie drammatica (per l’episodio “Connor’s Wedding”, valso anche il premio per la Miglior regia a Mark Mylod). Kieran Culkin e Matthew Macfadyen hanno vinto i premi rispettivamente per Miglior attore protagonista e Miglior attore non protagonista in una serie drammatica (stavolta nessuno sfottò di Culkin ai danni del rivale Pedro Pascal, quest’ultimo però ha rivelato come si è procurato l’infortunio al braccio di cui tutti gli chiedono in questi giorni: «Kieran Culkin mi ha pestato a sangue», ha confessato, scherzando). Sarah Snook ha vinto invece il premio nella categoria Miglior attrice protagonista in una serie drammatica.
L’altra serie dell’anno, The Bear, si conferma la Miglior commedia del 2023: Jeremy Allen White vince il premio per il Miglior attore protagonista in una comedy, Ayo Edebiri quello per la Migliore attrice protagonista ed Ebon Moss-Bachrach quello per il Miglior attore non protagonista. Il creatore, sceneggiatore e regista della serie Christopher Storer è stato invece premiato per la sceneggiatura dell’episodio “System” (titolo italiano: “Cambio di programma”) e per la regia della puntata “Review” (“La recensione” in italiano). Anche per Beef agli Emmy lo stesso successo riscosso ai Golden Globe: Migliore miniserie dell’anno, Steven Yeun e Ali Wong premiati per le loro interpretazioni e il creatore della serie Lee Sung Jin vincitore nelle categorie Migliore scenaggiatura e Miglior Regia. Tutto come previsto, insomma? Sostanzialmente sì, l’unica vera e propria sorpresa della serata è stata il goblin che per tutta la sera si è aggirato per il Peacock Theatre di Los Angeles, misteriosa apparizione sulla quale Vulture ha indagato.
https://twitter.com/ELlZABETHGRAY/status/1747040036783108345
La lista completa dei vincitori la potete trovare qui.

La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.

Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.