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17:27 giovedì 26 giugno 2025
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 
Aaron Sorkin scriverà e (forse) dirigerà il sequel di The Social Network Sarebbe già al lavoro sulla sceneggiatura ma stavolta punta anche a dirigere, subentrando a David Fincher.
Denis Villeneuve è stato appena annunciato come regista del prossimo 007 ma c’è già una grandissima attesa Sarà lui a dirigere il primo Bond della gestione Amazon. Adesso resta solo da scoprire l'attore che interpreterà 007 in questa nuova epoca.
C’è un sito che usa il riconoscimento facciale per trovare e denunciare i poliziotti violenti Si chiama fuckLAPD.com, l'ha creato un artista americano per trovare gli agenti che coprono i loro numeri identificativi. 
In un nuovo biopic su James Dean si racconta la relazione segreta che l’attore ebbe con un uomo Il film è tratto dal memoir di William Bast, che conobbe l'attore da giovanissimo ed ebbe con lui una relazione durata fino alla morte di Dean.
A New York le primarie democratiche le ha vinte a sorpresa un candidato sindaco molto di sinistra  Zohran Mamdani ha battuto Andrew Cuomo, grazie a una campagna elettorale molto radicale e al sostegno degli elettori più giovani.
È morto Alvaro Vitali, l’attore con una filmografia tra le più strane nella storia del cinema italiano Aveva 75 anni, al cinema aveva esordito con Fellini, poi le commedie sexy, Gian Burrasca, Paulo Roberto Cotechiño, anche una comparsata in un film di Polanski.

7 serie famose che non hanno mai vinto agli Emmy

18 Settembre 2018

Gli Emmy 2018 hanno confermato il successo di Amazon video. È di Amazon, infatti, La fantastica signora Maisel che, con cinque statuette vinte, è stata la serie più premiata. Un ritorno trionfale per Games of Thrones, vincitrice nelle categorie miglior serie drammatica e miglior attore non protagonista, premio assegnato a Peter Dinklage. È stata l’American Crime Story dedicata all’omicidio Versace, infine, a portarsi a casa il titolo di miglior mini serie.

A vincere quest’anno, insomma, sono state le serie più seguite, eppure non sempre è andata così. Come ricodato da Vulture, alcune tra le serie più amate della storia della tv non hanno mai vinto agli Emmy. Di seguito, le sette escluse più incredibili.

Happy Days
È la serie tv più famosa degli anni ’70, se non degli ultimi cinquant’anni. Quella che ci ha regalato Fonzie, icona di stile per intere generazioni. Eppure, nonostante le numerose candidature, non si è mai guadagnata la statuetta di miglior commedia.

La casa nella prateria
La giuria degli Emmy, ossessionata com’è dalle crime story, ha sempre considerato eccessivamente “soft” le avventure della famiglia Ingalls. Evidentamente non hanno mai visto l’episodio in cui Mary scopre di stare per diventare cieca.

I Simpson
Lamentarsi di una serie che, nel corso delle sue 876 stagioni, ha ricevuto qualcosa come un trilione di candidature può sembrare assurdo. Ma sapere che sono stati I Griffin a ottenere la candidatura come miglior commedia e non I Simpson lo è ancora di più.

Buffy l’ammazzavampiri
Quella interpretata da Sarah Michelle Gellar è stata una delle più cazzute eroine adolescenti viste sul piccolo schermo. Eppure, salvare il mondo dall’invasione dei vampiri non è bastato a conquistare la giuria degli Emmy.

Una mamma per amica
La scusa ufficiale è che non si sapeva in quale categoria metterla. E così, troppo seria per essere considerata una commedia ma non abbastanza per appartenere ai drama, l’unima nomination guadagnata dalla serie delle ragazze Gilmore è stata quella per il miglior make-up.

Leftovers
Unica nomination ricevuta: quella come miglior guest star a Ann Dowd. Niente per la sceneggiatura, nulla per la regia, figuriamoci per la miglior serie drammatica. Il perché tutto questo snobismo nei confronti di Leftovers non è ancora chiaro.

The Wire
Writers Guild of America l’ha inserita nella lista delle dieci serie tv meglio scritte di tutti i tempi. La giuria degli Emmy, invece, non l’ha mai neppure nominata tra le miglior serie drammatiche, neppure una volta negli otto anni in cui è stata trasmessa.

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