A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
Le impressionanti mappe elettorali che mostrano il trionfo di Marine Le Pen
I sondaggi prevedevano così, gli exit poll prevedevano così e alla fine le elezioni sono andate così: al primo turno il Rassemblement National è stato il primo partito con il 33 per cento dei voti – 29 il Rassemblement National da solo, più il 4 per cento dei Repubblicani guidati da Eric Ciotti. Il partito di Marine Le Pen e Jordan Bardella (probabile Primo ministro in caso di vittoria confermata al ballottaggio) arriva così da favorito al secondo turno, che si terrà il 7 luglio.
Al momento è difficile capire cosa succederà al ballottaggio: gli avversari hanno già cominciato a montare il “cordone sanitario” con il quale hanno tenuto il Rassemblement National lontano dal governo del Paese sin dagli anni Settanta, il leader dell’alleanza di sinistra Jean-Luc Mélenchon (la seconda forza politica del Paese, con quasi il 29 per cento dei voti) ha già annunciato che nelle circoscrizioni in cui i candidati di sinistra non sono arrivati al ballottaggio France Insoumise e gli altri partiti del Nuovo Fronte Popolare sosterranno qualunque candidato possa battere quello del Rassemblement National. In un comunicato stampa, Macron – che con il suo Ensemble ha ottenuto circa il 20 per cento dei voti – ha anche invitato alla costituzione di un “campo largo”, democratico e repubblicano, in vista del ballotaggio.
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— Le Monde (@lemondefr) July 1, 2024
In effetti serve un campo larghissimo, in questo momento, per fermare la marcia trionfale del Rassemblement National. Lo si capisce guardando le mappe elettorali della Francia: ce ne sono tante disponibili (qui quella di Le Monde), a eccezioni delle scelte cromatiche. La Francia, in questo momento, ha il colore del partito di Le Pen e Bardella. Tolta Parigi – definita da Libération «capitale del Nuovo Fronte Popolare» – e pochissime altre circoscrizioni nel nord ovest e nel centro sud, la destra lepenista, al primo turno, ha vinto praticamente dappertutto. Come sempre succede ormai in tutte le tornare elettorali, il dibattito è sempre lo stesso: com’è possibile che le forze centriste e di sinistra raccolgano la maggior parte dei loro consensi nei centri urbani e che la destra domini invece periferia e provincia?
L’analisi della sconfitta, però, almeno per il momento è rimandata a dopo il 7 luglio. Al momento, si prevede un periodo di coabitazione, la parola che in Francia si usa quando Presidente della Repubblica e Primo ministro appartengono a schieramenti politici diversi.