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È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.
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Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti, le dimissioni del Presidente del Consiglio e il Parlamento in fiamme In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

Gli stupendi e incomprensibili grafici elettorali della tv sudcoreana

10 Marzo 2022

In Corea del Sud hanno eletto un nuovo Presidente della Repubblica: il conservatore ed ex Procuratore Generale nel governo di Moon Jae-in, Yoon Seok-yeol (autore, nel corso della campagna elettorale, di alcune affermazioni apertamente misogine: non a caso è stato definito una sorta di Trump sudcoreano), ha battuto Lee Jae-myung, il candidato del Partito democratico, con un margine che alla fine del conteggio è stato inferiore al punto percentuale.

Un’elezione caratterizzata da alcune, fondamentali, divisioni, come riporta il Korea Herald: una di quelle sulle quali i commentatori sudcoreani si stanno concentrando di più è quella basata sull’età dei votanti, per esempio. Secondo gli exit poll condotti da tre emittenti televisive − Sbs (Seoul Broadcasting System), Kbs e Mbc − il 47,8 per cento dei ventenni ha votato per Lee e il 45,5 per Yoon. Un equilibrio che non si ritrova man mano che l’età degli elettori sale: il 64,8 per cento dei 60enni e il 69,9 dei 70enni ha votato per Yoon. Un altro dato interessante deriva dalla divisione del voto tra i più giovani a seconda del genere: i dati dell’exit poll suggerivano infatti che il 58,7 per cento degli uomini sotto i 20 anni ha votato per Yoon mentre il 36,3 per cento di loro ha scelto Lee; il 58,0 per cento delle donne sotto i 20 anni ha invece votato per Lee e il 33,8 per cento per Yoon.

Milioni di sudcoreani hanno seguito la battaglia elettorale, ora dopo ora, attraverso i canali Sbs: 4.6 milioni di persone hanno infatti visto la diretta dello spoglio in streaming sul canale YouTube della tv. Ad appassionare gli elettori sudcoreani è stato sicuramente il testa a testa tra Yoon e Lee (nessun elezione nella storia della Corea del Sud si era mai conclusa con il vincitore separato dallo sconfitto da un margine dello 0,73 per cento), ma un contributo alla loro passione politica devono averlo dato anche le incredibile grafiche e animazioni con le quali Sbs ha mostrato numeri e percentuali nel corso delle tante ore di diretta. Grafiche e animazioni che il giornalista Andrew Peng ha raccolto in un meraviglioso thread su Twitter. Per qualche ragione, si comincia con l’ingresso nello studio (virtuale, sia l’ingresso che lo studio) della mascotte di questa maratona elettorale: un gigantesco orso bianco, privo di occhi ed evidentemente piuttosto goffo, a giudicare dal capitombolo con il quale entra in scena.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501588975856676864

Poco dopo scopriamo i vari talenti dell’orso: sa suonare la chitarra, dirigere il traffico, ballare e nel tempo libero aiuta anche la comunità facendo il postino.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501590512570040322

A un certo punto l’orso, pur non avendo gli occhi, indossa degli occhialoni protettivi per assistere al decollo di un razzo, realizzato da chissà chi, partito per chissà quale pianeta, mostrato in un programma sulle elezioni politiche chissà perché.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501591315565277186

Dopo la presentazione dell’orso, evidentemente la battaglia elettorale entra nel vivo e Sbs mette in mostra la profondità del proprio budget e la creatività dei suoi grafici: dopo una presentazione dei candidati tutto sommato “istituzionale”, i due favoriti, Yoon e Lee, cominciano una sfida che durerà per ore, fino all’annuncio della vittoria del candidato conservatore. Nell’elezione raccontata da Sbs, i due si sfidano in una serie di scenari e gare: si va dagli sport invernali alla caccia a misteriose carte dai poteri probabilmente magici, dagli inseguimenti su pianeti marziani a bordo di mezzi che ricordano quelli dei Figli di Guerra di Mad Max: Fury Road a gare estremamente “terrestri” in piccoli parchi cittadini. Quando la sfida si fa accesissima, è come se Sbs tentasse di alleggerire la fortissima tensione politica mostrando al suo pubblico immagini concilianti che fanno immediatamente pensare a una riconciliazione nazionale, alla capacità di ricomporre le fratture causate dalla battaglia elettorale: in alcune animazioni Yoon e Lee giocano amabilmente insieme, stanno stesi sulla spiaggia a guardare il tramonto (o l’alba), se ne stanno seduti attorno al fuoco, solitari nella natura selvaggia.

https://twitter.com/TheAPJournalist/status/1501625483225493504

Purtroppo, come tutte le cose belle della vita, anche le presidenziali sudcoreane a un certo punto sono finite e con esse è terminata la successione di meravigliose grafiche di Sbs. Prima di salutare e di darci appuntamento alla prossima tornata elettorale, però, la tv ci fa un ultimo regalo: il ritorno in scena dell’orso bianco senza occhi, che evidentemente ha deciso di lasciar perdere la politica per andarsene al luna park e comprarsi un enorme palloncino viola.

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