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14:38 venerdì 28 novembre 2025
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".
Secondo una ricerca dell’università di Cambridge l’adolescenza non finisce a 18 anni ma dura fino ai 30 e oltre Secondo nuove analisi neuroscientifiche, la piena maturità cerebrale degli adulti arriva molto dopo la maggiore età.
I fratelli Duffer hanno spiegato come settare la tv per guardare al meglio l’ultima stagione di Stranger Things I creatori della serie hanno invitato i fan a disattivare tutte le “funzioni spazzatura” delle moderne tv che compromettono l'estetica anni '80 di Stranger Things.
L’incendio di Hong Kong potrebbe essere stato causato dalle tradizionali impalcature in bambù usate nell’edilizia della città Le vittime accertate sono 55, ci sono molti dispersi e feriti gravi. Sembra che il rogo sia stato accelerato dal bambù usato nei lavori di ristrutturazione.

Le sette fasi dell’elaborazione del lutto

10 Novembre 2016

Nel 1969 la psichiatra svizzera Elisabeth Kübler Ross, considerata un dei massimi esperti delle implicazioni psicologiche della malattia e della morte, pubblicava il libro On death and dying. Il libro, uscito in Italia in varie edizioni con il titolo La morte e il morire, è considerato un classico della psicologia contemporanea. Non soltanto per le sue teorie sulla gestione emotiva del fine della vita e delle malattie personali, ma soprattutto per il modello proposto da Kübler Ross per l’elaborazione del lutto in genere. Davanti a ogni grande perdita e dolore, sosteneva la studiosa, le persone attraversano cinque fasi: prima lo shock; poi la negazione, cioè quel meccanismo di difesa che ci porta a non volere credere a ciò che è accaduto; dopo la rabbia, il desiderio di ribellione; poi la negoziazione, la ricerca di spiegazioni e soluzioni; dopo ancora la depressione, cioè una resa; e infine l’accettazione seguita dalla speranza.

Alcuni parlano di cinque fasi, anziché di sette, perché considerano shock e negazione un unico momento, e parlano solo di accettazione, senza includere la speranza. Il modello, originariamente pensato per descrivere la reazione dei malati terminali, è applicabile anche ad altre situazioni, come divorzi o la perdita di un lavoro. All’indomani delle elezioni americane Quartz suggerisce di applicarlo anche alla batosta – anche emotiva – che i liberal si sono presi dopo l’improvvisa vittoria di Trump. E ha pubblicato un grafico ispirato a un’edizione recente dell’opera, curata da Allan Kellehear.

elaborazione lutto fasi

La lezione di Kübler-Ross, ha spiegato a Quartz Dianne Gray, presidente della fondazione in onore della psichiatra Svizzera, è che «la sua ricerca ha dimostrato che la speranza è incorporata in ogni essere umano». La giornalista Sarah Slobin nota inoltre che il discorso con cui Hillary Clinton ha ammesso la sconfitta è proprio un’elaborazione del lutto: «So che questa sconfitta fa male, ma per favore non smettete di credere che valga la pena di combattere per ciò in cui credete».

Nella foto: il funerale di una delle vittime della strage di Charleston, in South Carolina, giugno 2015. (JIM WATSON/AFP/Getty Images)
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