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17:06 martedì 9 dicembre 2025
David Byrne ha fatto una playlist di Natale per chi odia le canzoni di Natale Canzoni tristi, canzoni in spagnolo, canzoni su quanto il Natale sia noioso o deprimente: David Byrne in versione Grinch musicale.
Per impedire a Netflix di acquisire Warner Bros., Paramount ha chiesto aiuto ad Arabia Saudita, Qatar, Emirati Arabi e pure al genero di Trump Lo studio avrebbe chiesto aiuto a tutti, dal governo USA ai Paesi del Golfo, per lanciare la sua controfferta da 108 miliardi di dollari.
Sempre più persone si uniscono agli scream club, cioè dei gruppi in cui invece di andare dallo psicologo ci si mette a urlare in pubblico Nati negli Stati Uniti e arrivati adesso anche in Europa, a quanto pare sono un efficace (e soprattutto gratuito) strumento di gestione dello stress.
Dopo il furto dei gioielli, ora il Louvre è nei guai a causa delle infiltrazioni di acqua e degli scioperi dei dipendenti Le infiltrazioni hanno danneggiato 400 documenti della biblioteca del Dipartimento delle antichità egizie, confermando i problemi che hanno portato i lavoratori allo sciopero.
Le cose più interessanti dei Golden Globe 2026 sono The Rock, i film d’animazione e i podcast Più delle candidature per film e serie tv, queste categorie raccontano come sta cambiando l’industria dell'intrattenimento oggi.
Quentin Tarantino ha detto che Paul Dano è un attore scarso e i colleghi di Paul Dano hanno detto che Quentin Tarantino farebbe meglio a starsene zitto Tarantino lo ha accusato di aver “rovinato” Il petroliere, definendolo «un tipo debole e poco interessante».
Già quattro Paesi hanno annunciato il boicottaggio dell’Eurovision 2026 dopo la conferma della partecipazione di Israele Spagna, Paesi Bassi, Irlanda e Slovenia hanno annunciato la loro intenzione di boicottare questa edizione se davvero a Israele verrà permesso di partecipare.
Pantone è stata accusata di sostenere il suprematismo bianco perché ha scelto per la prima volta il bianco come colore dell’anno L'azienda ha spiegato che dietro la scelta non c'è nessuna intenzione politica né sociale, ma ormai è troppo tardi, la polemica è esplosa.

Anche Einstein era xenofobo?

13 Giugno 2018

Ne ha parlato Alison Flood sul Guardian: a quanto pare, in alcuni suoi scritti privati, Albert Einstein rivela atteggiamenti che si potrebbero facilmente definire xenofobi. Il manoscritto in questione è un diario scritto tra l’ottobre 1922 e il marzo 1923, nel quale lo scienziato registrò le sue riflessioni a proposito di scienza, filosofia, arte e dei luoghi visitati in quel periodo (Estremo Oriente, Spagna e Palestina). E proprio durante la sua permanenza in Cina, lo stesso uomo che definì il razzismo «una malattia dei bianchi», descrive i cinesi come persone «industriose, sporche e ottuse».

E ancora: «i cinesi non si siedono sulle panchine mentre mangiano, ma si accovacciano come fanno gli europei quando si rilassano fuori città, nei boschi. Anche i bambini sono senza spirito e sembrano ottusi». Dopo aver continuato parlando della “fecondità” dei cinesi e dell’abbondanza della loro prole, prosegue esprimendo le sue preoccupazioni: «Sarebbe davvero un peccato se questi cinesi soppiantassero tutte le altre razze. Per quelli come noi il solo pensiero è triste in una maniera indicibile».

Ze’ev Rosenkranz, curatore e traduttore dei diari in questione, pubblicati dalla Princeton University Press, ha dichiarato: «Questi commenti risultano piuttosto spiacevoli, sono in contrasto con la sua immagine pubblica». Di certo lo scienziato non aveva previsto che qualcuno rendesse i suoi pensieri personali leggibili a tutti. Nella sua introduzione, però, Rosenkranz sottolinea l’importanza di rendere pubblico il fatto che perfino un’icona umanitaria come Einstein (e un rifugiato, come viene sempre sottolineato) abbia avuto delle difficoltà nell’accettare le differenze tra i popoli. Proprio per questo, e cioè per il modo in cui rivelano che mantenersi aperti nei confronti delle diversità non sempre è facile e anzi, a volte, comporta uno sforzo, queste pagine possono suggerire riflessioni fondamentali per il mondo di oggi, «in cui l’odio nei confronti dell’altro è dilagante in così tanti luoghi, in tutto il mondo».

Foto Getty (nel testo, una pagina di diario scritto in Cina nel 1922)
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