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Anche Spagna e Francia dichiarano guerra al fumo all’aperto

È sempre più difficile la vita per i fumatori europei, anche quando vogliono prendersi una pausa sigaretta all’aperto. In vista dell’estate sembra essersi scatenata una sorta di corsa al divieto di fumo fuori casa. Le ultime ad unirsi alla crociata sono state Spagna e Francia, annunciando quasi in contemporanea nuove regolamentazioni sempre più stringenti per il fumo all’aria aperta
Come spesso accade nel contesto legislativo in Europa, le singole nazioni si stanno muovendo nella stessa direzione, ma in ordine sparso, con un ginepraio di codici e codicilli che variano da stato a stato. Bbc riporta come in Francia per esempio si punti a rendere smoke free tutte le aree all’aperto frequentate dai più piccoli: «Il tabacco deve scomparire dove ci sono bambini», ha detto la ministra per la famiglia Catherine Vautrin annunciando il divieto di fumo sulle spiagge, nei parchi, ai giardini pubblici, davanti alle scuole, alle fermate dell’autobus e negli impianti sportivi. Vautrin ha risposto alle critiche sulle crescenti limitazioni alla libertà dei fumatori dicendo che: «La libertà di fumare deve finire dove inizia la libertà dei bambini di respirare aria pulita», aggiungendo che auspica che siano gli adulti a rispettare i divieti, anche senza la minaccia di sanzioni già previste dal nuovo regolamento.
In Francia però sarà ancora possibile fumare nelle terrazze e negli spazi all’aperto di bar e ristoranti, attività che invece la Spagna si appresta a proibire. Euronews fa il punto sul nuovo giro di vite spagnolo contro i fumatori. La nuova normativa che renderà smoke free anche le aree all’aperto della ristorazione spagnola riguarderà tutti i dispositivi atti a fumare, comprese le sigarette elettroniche, su cui invece la Francia rimane più morbida. Parigi però si appresta anche a varare una legge che riduca il quantitativo massimo di tabacco contenuto nei liquidi per i dispositivi elettronici.