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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Una lettera di Dickens dimostra che era l’editor più cattivo della storia

08 Febbraio 2022

Fino alla sua morte Charles Dickens è stato l’editor di un settimanale letterario chiamato All the year round. Un editor non particolarmente gentile né paziente, come si capisce da una lettera pubblicata da LiteraryHub e come scoprì Florence Marryat, figlia di un caro amico di Dickens e, all’epoca in cui la lettera fu scritta, scrittrice in erba. Quando Marryat stava cominciando a scrivere i suoi primi racconti, ebbe la sciagurata idea di inviarne uno a All the year round, chiedendo espressamente un’opinione di Dickens. Vista la risposta ricevuta, viene spontaneo ammirare la perseveranza con cui Marryat continuò a scrivere, una perseveranza che alla fine fu ricompensata: nella sua vita scrisse tanti romanzi e opere teatrali. Nonostante Dickens, si potrebbe dire.

«Lei non ha idea del lavoro inevitabile che viene dall’essere editor di una rivista come All the year round, come dimostra il fatto che lei pensa rientri nel campo della possibilità, per coloro che svolgono questo lavoro, articolare ragioni critiche per il rifiuto delle proposte sottoposte alla rivista. Leggere ogni proposta e rispondere a ogni autore o autrice con una spiegazione assolutamente imparziale e perfettamente rispettosa è un compito della cui immensità lei non ha, evidentemente, la più pallida idea», questa la prima parte della risposta inviata da Dickens a Marryat. Non si può dire che Dickens facesse favoritismi, che fosse più gentile con i figli degli amici: in un altro passaggio della lettera lo scrittore si premura di far sapere a Marryat che sa benissimo chi sia suo padre, un uomo di «grande prestigio» che lui non ha problemi a definire «un amico».

Ma alla richiesta della figlia di un amico un galantuomo come Dickens non poteva certo rifiutarsi di rispondere. E di rispondere con puntualità, precisione e attenzione. Forse pure troppa puntualità, precisione e attenzione. La lettera di Dickens a Marryat prosegue, infatti, con l’elenco di tutte le ragioni per le quali il racconto inviato dalla giovane scrittrice fosse, in sostanza, una schifezza. «Non posso cambiare i fatti di questa storia, così come non posso cambiare ciò che vedo e ciò che sento. Non la ritengo adatta alla mia rivista. Lei mi ha chiesto di segnare con la penna i paragrafi che non mi convincono. Questa richiesta non è ragionevole. Non la ritengo una buona storia, questa», scrive Dickens, aggiungendo che alla scrittura di Marryat manca la profondità nella caratterizzazione dei personaggi, la brillantezza dei dialoghi, la capacità descrittiva. La chiusura della lettera è un vero e proprio colpo di grazia: «A me non interessano i giovani, e non riesco a mettere da parte la sfortunata convinzione che neanche i lettori di All the year round siano interessati». Chissà che faccia avrà fatto Marryat leggendo questa lettera, chissà cosa avrà pensato di Charles Dickens, il caro amico di suo padre. 

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