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Sono passati 26 anni dai Soprano e finalmente David Chase si è deciso a fare una nuova serie tv Racconterà la storia del famigerato programma MKUltra della Cia, una serie di angoscianti esperimenti sugli esseri umani per ottenere il "controllo della mente".
A Los Angeles hanno organizzato una proiezione di Bugonia solo per persone pelate o disposte a farsi rasare a zero prima di entrare È anche una maniera per sentirsi vicini a Emma Stone, che per la sua interpretazione nel film ha deciso anche lei di rasarsi a zero.
ATM ha messo online l’archivio delle sue vecchie campagne e sono bellissime I manifesti, i depliant e le locandine di Azienda Trasporti Milanesi riflettono l’evoluzione del costume e della società milanese.
Anche quest’anno, il solito Tommaso Debenedetti ha diffuso la solita fake news sull’improvvisa morte del vincitore del Nobel per la Letteratura L'autodefinitosi «campione italiano della menzogna» prosegue così la sua lunga striscia di bufale a tema letterario, stavolta la vittima è László Krasznahorkai.
ChatGPT ha lanciato il suo browser con il quale vuole fare concorrenza a Google Chrome Si chiama Atlas, integra l’AI sin dalla barra di ricerca e aspira a insidiare il primato del web browser più utilizzato al mondo di Chrome.
Per due volte la Rai ha prima annunciato e poi cancellato la trasmissione di No Other Land e non si sa ancora perché È successo il 7 ottobre e poi di nuovo il 21. Al momento, non sappiamo se e quando il film verrà reinserito nel palinsesto.
A causa del riscaldamento globale, per la prima volta nella storia sono state trovate delle zanzare in Islanda Era uno degli unici due posti al mondo fin qui rimasto libero dalle zanzare. Adesso resta soltanto l'Antartide.
È uscita una raccolta di racconti inediti di Harper Lee scoperti nella sua casa di New York dopo la morte Si intitola La terra del dolce domani e in Italia l'ha pubblicata Feltrinelli.

Una lettera di Dickens dimostra che era l’editor più cattivo della storia

08 Febbraio 2022

Fino alla sua morte Charles Dickens è stato l’editor di un settimanale letterario chiamato All the year round. Un editor non particolarmente gentile né paziente, come si capisce da una lettera pubblicata da LiteraryHub e come scoprì Florence Marryat, figlia di un caro amico di Dickens e, all’epoca in cui la lettera fu scritta, scrittrice in erba. Quando Marryat stava cominciando a scrivere i suoi primi racconti, ebbe la sciagurata idea di inviarne uno a All the year round, chiedendo espressamente un’opinione di Dickens. Vista la risposta ricevuta, viene spontaneo ammirare la perseveranza con cui Marryat continuò a scrivere, una perseveranza che alla fine fu ricompensata: nella sua vita scrisse tanti romanzi e opere teatrali. Nonostante Dickens, si potrebbe dire.

«Lei non ha idea del lavoro inevitabile che viene dall’essere editor di una rivista come All the year round, come dimostra il fatto che lei pensa rientri nel campo della possibilità, per coloro che svolgono questo lavoro, articolare ragioni critiche per il rifiuto delle proposte sottoposte alla rivista. Leggere ogni proposta e rispondere a ogni autore o autrice con una spiegazione assolutamente imparziale e perfettamente rispettosa è un compito della cui immensità lei non ha, evidentemente, la più pallida idea», questa la prima parte della risposta inviata da Dickens a Marryat. Non si può dire che Dickens facesse favoritismi, che fosse più gentile con i figli degli amici: in un altro passaggio della lettera lo scrittore si premura di far sapere a Marryat che sa benissimo chi sia suo padre, un uomo di «grande prestigio» che lui non ha problemi a definire «un amico».

Ma alla richiesta della figlia di un amico un galantuomo come Dickens non poteva certo rifiutarsi di rispondere. E di rispondere con puntualità, precisione e attenzione. Forse pure troppa puntualità, precisione e attenzione. La lettera di Dickens a Marryat prosegue, infatti, con l’elenco di tutte le ragioni per le quali il racconto inviato dalla giovane scrittrice fosse, in sostanza, una schifezza. «Non posso cambiare i fatti di questa storia, così come non posso cambiare ciò che vedo e ciò che sento. Non la ritengo adatta alla mia rivista. Lei mi ha chiesto di segnare con la penna i paragrafi che non mi convincono. Questa richiesta non è ragionevole. Non la ritengo una buona storia, questa», scrive Dickens, aggiungendo che alla scrittura di Marryat manca la profondità nella caratterizzazione dei personaggi, la brillantezza dei dialoghi, la capacità descrittiva. La chiusura della lettera è un vero e proprio colpo di grazia: «A me non interessano i giovani, e non riesco a mettere da parte la sfortunata convinzione che neanche i lettori di All the year round siano interessati». Chissà che faccia avrà fatto Marryat leggendo questa lettera, chissà cosa avrà pensato di Charles Dickens, il caro amico di suo padre. 

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