Attualità | Rassegna
Di cosa si è parlato questa settimana
Tolkien alla Gnam, bin Laden su TikTok, leoni a Ladispoli.
Polemiche – Il buio in fondo al tunnel
Dopo aver circondato l’ospedale di al-Shifa e diversi giorni di operazioni di terra condotte dalle forze armate israeliane (Idf), mercoledì i militari sono entrati nella struttura, che era l’ospedale più grande di Gaza, nella zona nord della città. L’Idf ha comunicato di aver scoperto l’ingresso di un tunnel di Hamas situato sotto ad al-Shifa, questo il motivo dell’assedio. Dei reporter di Cnn sono entrati nel tunnel con le forze armate, che hanno spiegato di aver trovato delle armi e un camioncino riconducibili a quelli usate da Hamas negli attacchi del 7 ottobre. Secondo i militari israeliani, il gruppo terroristico avrebbe usato l’ospedale come base militare, una dichiarazione smentita dai medici di al-Shifa.
Politica – Il Signore dei Fratelli
Dai Campi Hobbit, festival autogestiti alla fine degli anni ’70, alle mostre alla Gnam di Roma inaugurate in pompa magna alla presenza delle massime autorità dello Stato: questa la parabola della destra italiana, dall’emarginazione all’egemonia, dalla marginalità al dominio, dalla cultura underground al Mercante in fiera di Pino Insegno (che, va da sé, è parte anche della mostra del Gnam con un’installazione video in cui legge un passo del Signore degli Anelli). Il cammino verso il trionfo al quale stiamo assistendo in questi anni è stato lungo e le vittime sono state tante. La più illustre: John Ronald Reuel Tolkien, la cui opera da 60 anni viene piegata alle turbe psicomitologiche della destra italiana.
Social – Osama nell’alto dei cieli
Due decenni fa, nella sua “Lettera all’America”, Osama bin Laden spiegava le ragioni che, secondo lui, giustificavano l’attacco terroristico dell’11 settembre. Questa settimana, quella stessa lettera è diventata sorprendentemente virale su TikTok (tanto che il Guardian, che dal 2002 ne aveva tenuta una traduzione sul suo sito, ha deciso di rimuoverla). Secondo una schiera di neo adepti, l’ex leader di Al-Qaeda «aveva capito tutto» e aveva previsto ogni cosa di Gaza, di Israele, degli Stati Uniti, del mondo. Quello che sicuramente nemmeno bin Laden avrebbe mai potuto prevedere è il fatto che un giorno avremmo vissuto in un mondo in cui il manifesto ideologico di uno dei più spietati e sanguinari stragisti della storia sarebbe diventato content, sarebbe stato parte di un feed.
Polemiche – Le comiche di Sala
Che la destra italiana punti all’egemonia lo si capisce anche dall’entusiasmo con il quale da quelle parti è stato commentato l’Ambrogino d’oro assegnato ad Andrea Pucci, autodefinitosi «l’unico comico di destra» d’Italia. Incazzati per l’assegnazione di un premio tanto caro alla città a un signore autore di battute tra le più tristi e triviali che si ricordino nella pur lunghissima storia dei comici italiani che non fanno ridere, diversi milanesi hanno fatto appello al sindaco Sala affinché usasse il potere di veto che la legge gli attribuisce per fermare questo imbarazzo. La risposta di Sala, questa sì, meriterebbe uno stand up special dedicato. Sindaco, ma lei che ne pensa dell’Ambrogino a Pucci, gli hanno chiesto. È una manovra di certi partiti per attaccare la giunta, ha risposto. E non può porre il veto, allora, gli hanno chiesto. Potrei, ma non l’ho mai fatto prima, ha risposto. E non può farlo stavolta, gli hanno chiesto. E no, ha risposto. Ma perché, gli hanno chiesto. Perché non l’ho mai fatto prima, ha risposto.
Cronaca – Savana italiana
Un leone di un circo esce dalla sua gabbia e passa una notte a passeggio per le strade di Ladispoli sembra l’estratto di una sceneggiatura di Paolo Sorrentino. Anche i nomi dei protagonisti della storia hanno un che di sorrentiniano: il leone si chiama Kimba, il padrone del circo Rony Vassallo, il circo Rony Roller. Il prosieguo della storia, invece, è quanto di più nazional popolare si possa immaginare: uno scazzo durato giorni tra chi pretendeva che al leone fosse lasciata la libertà che si era riconquistato, chi invocava il rispetto del diritto di proprietà di Vassallo sul leone e chi – Vassallo in primis – alludeva al complotto ai danni dei circensi (lucchetti rotti, gabbie aperte, nemici misteriosi). Finale della storia, anche questo, arcitaliano: interviene il sindaco di Ladispoli a riportare la pace, finisce tutto con un’accordo bilaterale Comune-Rony Roller in cui si impone al circo di non usare animali nei suoi spettacoli finché sarà entro i confini dell’amministrazione.