Attualità | Rassegna

Di cosa si è parlato questa settimana

Luis Sal che invita Fedez a chiamare la mamma e l'avvocato, la fine della relazione aperta di Damiano e Giorgia Soleri, le interpretazioni semantiche di Murgia e Saviano e le altre notizie degli ultimi giorni.

Polemiche – Io Sal e ho le prove
Se c’è una cosa che Fedez sa fare meglio di tutti gli altri è rompere pubblicamente tutte le sue amicizie e collaborazioni lavorative. È successo con Rovazzi, è successo con J-Ax (ora si sono riappacificati e hanno lanciato un singolo insieme), e sta succedendo in queste ore con Luis Sal, co-host del podcast Muschio selvaggio. Dopo una iniziale sparizione e un conseguente silenzio social, giovedì sera Sal ha deciso di pubblicare sul canale YouTube condiviso con Fedez un video di soli quattro minuti intitolato “eccomi qui” (in risposta al video pubblicato qualche giorno prima dal rapper, intitolato “Che fine ha fatto Luis”) in cui racconta la sua versione della storia. Dal PowerPoint con la piramide alla frase ormai iconica “Dillo alla mamma dillo all’avvocato”, questo è un video che rimarrà nella storia del trash italiano.

Altre polemiche – No Mas Land
La storia dell’umanità sarebbe stata certamente diversa, più facile, meno drammatica, più semplice, meno tortuosa, se tra le tantissime capacità innate dell’essere umano ci fosse stata quella di ammettere un errore, chiedere scusa, chiudere la questione e andare avanti. E invece no, gli esseri umani eccellono nell’interpretazione semantica, come ha detto Roberto Saviano. Vi eccelliamo soprattutto quando si tratta di attribuire alle cose il significato che ci dà ragione, come è successo a Saviano, appunto, e a Michela Murgia. Il fatto è che un braccio teso non vuol dire sempre la stessa cosa e un “Decima!” urlato non significa sempre quello. Proprio due specialisti dell’interpretazione semantica dovrebbero saperlo. Ma, c’è da dire, che anche gli specialisti dell’interpretazione semantica, alla fine, sono esseri umani.

Gossip – Giorgia città aperta
A cavallo di questo weekend, nell’insularissimo mondo dell’internet italiano sono esplose diverse bombe, tutte non molto distanti tra loro: dal botta e risposta diretto di Fedez e Luis Sal a quello indiretto tra Damiano David, leader dei Måneskin, e la sua ex fidanzata Giorgia Soleri. In realtà Soleri non ha rilasciato nessuna dichiarazione ufficiale, almeno nel momento in cui scriviamo, ma ha defollowato l’ex e tutta la sua band su Instagram dopo che su TikTok è diventato virale un video in cui lui baciava un’altra ragazza in discoteca. «Ci siamo lasciati da qualche giorno», ha scritto lui nelle Stories in una sorta di comunicato stampa sulle Note dell’iPhone, mentre nei commenti impazzano le teorie sull’identità della nuova ragazza e i motivi della rottura. Speriamo però che finisca qui e che per un po’ ci lascino in pace.

Stati Uniti – L’evento tossico aereo
È come se l’universo non sapesse più come farci capire che i tempi stanno finendo e siamo diretti verso l’inevitabile apocalisse. Questa settimana tutti abbiamo visto le immagini di New York trasformata in un immenso set di un film post apocalittico, una cosa a metà tra il deserto marziano di Mad Max e le rovine metropolitane di Blade Runner 2049. Incendi mai visti prima in Canada diventano aria irrespirabile a New York, e cosa resta da fare all’umanità di fronte allo spettacolo dell’autodistruzione? Quello che l’umanità ormai fa davanti a qualsiasi cosa: scaricare un’app per farsi dire che fare, mettere assieme bellissime gallery social, pensare meme buffi. Mentre il mondo, letteralmente, brucia.

Tech – Eyes Wide Shut
Chissà come si sente Mark Zuckerberg, dopo una settimana in cui tutti, appassionati di tecnologia e non, hanno espresso meraviglia e ammirazione per l’ultimo gingillo Apple: il visore per accedere alla cosiddetta “realtà mista”. Sono anni che Zuck tenta invano di convincere tutti di quanto siano belli il metaverso e la realtà aumentata e nessuno, ma proprio nessuno, che gli venga dietro. Ora tutti a farsi i conti in tasca, tutti a calcolare in quante rate dovranno dividere i 3500 dollari necessari all’acquisto di un Apple Vision, tutti a immaginare gli aumenti della bolletta dell’elettricità causati da un dispositivo la cui batteria dura due ore. Soprattutto, tutti prontissimi a dare il proprio contributo alla costruzione di un futuro persino più alienante del presente (ormai è questa la nuova definizione di progresso, pare): “Apple’s idea of the future is a lonely one”, come ha scritto Allison Johnson su The Verge.