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08:08 martedì 21 ottobre 2025
La prima serie tv tratta dal Signore delle mosche l’ha realizzata Jack Thorne, il creatore di Adolescence Con la consulenza degli eredi di William Golding, per garantire la massima fedeltà della serie, prodotta da Bbc, ai temi e alle atmosfere del romanzo.
Il figlio del fondatore di Mango sarebbe sospettato nell’indagine sulla morte del padre Lo riportano i quotidiani El Pais e La Vanguardia: la polizia starebbe verificando delle supposte incongruenze nelle dichiarazioni di Jonathan Andic relative alle circostanze della morte del padre Isak.
È morta Sofia Corradi, la donna che ha inventato l’Erasmus “per colpa” della burocrazia italiana Aveva 91 anni e l'idea dell'Erasmus le venne quando in Italia non le furono riconosciuti degli esami universitari fatti negli Usa.
Persino la ministra della Cultura francese ha ammesso che i ladri che hanno rubato i gioielli dal Louvre sono stati «molto professionali» Una sconsolata Rachida Dati ha dovuto ammettere che i ladri hanno agito con calma, senza violenza e dimostrandosi molto esperti.
Gli addetti stampa della Casa Bianca hanno risposto «tua madre» a una normalissima domanda di un giornalista durante una conferenza stampa Una domanda sul vertice tra Trump, Putin e Zelensky a Budapest, che Karoline Leavitt e Stephen Cheung hanno preso molto male, a quanto pare.
Hollywood non riesce a capire se Una battaglia dopo l’altra è un flop o un successo Il film di Anderson sta incassando molto più del previsto, ma per il produttore Warner Bros. resterà una perdita di 100 milioni di dollari. 
La Corte di giustizia europea ha stabilito che gli animali sono bagagli e quindi può capitare che le compagnie aeree li perdano Il risarcimento per il loro smarrimento è quindi lo stesso di quello per una valigia, dice una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea.
È uscito il memoir postumo di Virginia Giuffre, la principale accusatrice di Jeffrey Epstein Si intitola Nobody’s Girl e racconta tutti gli abusi e le violenze subiti da Giuffré per mano di Epstein e dei suoi "clienti".

Di cosa si è parlato questa settimana

Il divorzio dei Ferragnez, la chiusura di Vice, l'inquinamento a Milano e le altre notizie degli ultimi giorni.

di Studio
24 Febbraio 2024

Gossip – Mistero della Fedez
Fedez se n’è andato e non ritorna più / Le storie, i post e i selfie scemi senza lui (da leggere cantando come Laura Pausini). Di fronte alla nuova solitudine di Chiara il popolo italiano si divide: gli ingenui addolorati che postano le foto della pacchianissima proposta di matrimonio durante il concerto e i cinici lucidi che avevano previsto la separazione da un bel po’, dandola per certa dopo il caso del pandoro. Perché come ha scritto Laura Fontana nell’articolo “Ferragnez, anatomia di una caduta”: «Loro non hanno mai veramente avuto un matrimonio, hanno solo avuto una strategia. Non hanno una casa ma una strategia, non hanno dei figli ma una strategia, non hanno un cane ma una strategia. Non hanno una vita, al loro posto c’è una strategia». E come un suggerimento divino, poco dopo l’annuncio che Chiara Ferragni sarà ospite da Fazio nella puntata del 3 marzo (se mai riuscirà a sconfiggere il Codacons, pronto a chiedere il sequestro della trasmissione), è arrivata la notizia della fine della relazione tra Timothée Chalamet e Kylie Jenner: un’altra coppia che di strategie, forse, ne sapeva qualcosina.

Manifestazioni – Botte dell’ordine
La mattina di venerdì 23 febbraio, a Pisa, un corteo anche piuttosto ridotto di studenti sta sfilando in una manifestazione a favore della Palestina, quando viene caricato, manganellato e disperso da un gruppo di poliziotti in assetto antisommossa. Altre immagini, pubblicate soprattutto su X, mostrano poi altri studenti ammanettati a faccia in giù sull’asfalto. Una violenza che negli ultimi mesi la Polizia di Stato ha mostrato di saper distribuire con facilità: era successo al corteo di protesta contro la Rai a Bologna alcuni giorni prima, anche se le scene peggiori sono forse quelle dell’ottobre 2023 a Torino. Allora, la carica era partita da un dirigente che dice con facilità, quasi annoiato: «Basta, hanno rotto il cazzo», e giù botte. Non ci dimentichiamo del carabiniere che, parlando con un’anziana manifestante a Milano in un corteo sempre per chiedere il cessate il fuoco in Palestina, sostiene di non riconoscere l’autorità del Presidente Mattarella. Un bel quadretto di egemonia culturale, per dirla con un pensiero frequente del ministro Sangiuliano.

Media – Veni Vidi Vice
Per chi ha sempre seguito un certo tipo di editoria sottoculturale e indipendente, Vice è stato un mito. Un magazine cartaceo distribuito gratuitamente in cui convivevano moda, letteratura, fotografia, arte e controcultura, poi una produzione di video e documentari originalissimi, e naturalmente un sito in cui potevi trovare di tutto. Non dimentichiamo, naturalmente, le molte feste che animavano le città di mezzo mondo. Chi scrive in questa rivista, d’altra parte, deve molto anche a Vice. Come tutte le belle cose, anche Vice è arrivato al capolinea, e in modo molto triste. Giovedì 22 febbraio è arrivata la notizia che il sito chiuderà e la testata licenzierà diverse centinaia di dipendenti. Vice aveva annunciato la bancarotta più o meno un anno fa, con però promesse di ridurre i costi e tornare protagonisti. Invece Vice diventerà, a quanto si capisce, una specie di agenzia di produzione. A questo punto, visto che tutto è nostalgia, aspettiamo la docuserie su Shane Smith e compagnia. Quantomeno ci sarà da ridere.

Milano – Ora d’aria
Per fortuna, negli ultimi giorni a Milano la pioggia abbondante ha ripulito l’aria dalle polveri sottili e i feed dagli screenshot lamentosi. All’inizio di febbraio ci eravamo trovati nella stessa situazione: aria sporchissima, social pienissimi di lamentele, video del sindaco Sala stizzitissimo dalle domande sulla questione. In un articolo pubblicato in quei giorni ci chiedevamo se non fosse tutto troppo poco, troppo tardi: l’aria che respiriamo è velenosa e noi che facciamo? Quello che facciamo sempre: una Storia su Instagram. Sarà che forse ci stiamo lasciando andare all’ennesima forma di slacktivism, ci chiedevamo, concedendo a noi stessi ancora il beneficio del dubbio. A tre settimane di distanza, di fronte alla storia e alle Storie che si sono ripetute entrambe, abbiamo la risposta a quella domanda sullo slacktivism: sì.

Stati Uniti – American Psycho
Bret Easton Ellis è il narratore inaffidabile per eccellenza, quindi non sapremo mai se davvero ha basato il personaggio di Robert Mallory delle Schegge sul suo compagno Todd Michael Schultz, come alcuni giornali hanno insinuato negli ultimi giorni. La notizia della crisi psicotica di Schultz, arrestato a West Hollywood dopo essere entrato in una casa che non era la sua convinto che fosse la sua, ha portato decine di ritratti che hanno sottolineato gli aspetti e gli aneddoti più “pittoreschi” della vita del fidanzato di Ellis. Che, però, come ha ricordato lo stesso Ellis in un post Instagram in cui ricostruisce tutta la vicenda dall’inizio, non è un artista o una celebrity con le cui stranezze abbiamo diritto di intrattenerci: è una persona che soffre di una grave malattia mentale, resa ancora più grave dalla tossicodipendenza.

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Dell’attentato a Sigfrido Ranucci sta parlando molto anche la stampa estera

La notizia è stata ripresa e approfondita da Le Monde, il New York Times, il Washington Post, Euronews e l’agenzia di stampa Reuters.

La Gen Z è così infelice perché si preoccupa troppo di essere cringe

Se è vero che tra i giovani esiste un'epidemia di solitudine, una delle spiegazioni possibili è la diffusione della cringe culture, filosofia fondata su una sola e unica regola: evitare a tutti i costi il rischio di risultare imbarazzanti.