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Ferragnez, anatomia di una caduta

Hanno sempre avuto una strategia per affrontare ogni evento favorevole o avverso del loro matrimonio. Ma ora?

di Laura Fontana

Questo pezzo avrei potuto scriverlo un anno fa, come si scrive il coccodrillo a certi politici novantenni ex Dc, e aggiornarlo a mano a mano, ma il futuro non lo conosce nessuno e io ormai la stavo prendendo come una storia a bivi di Topolino: e adesso quale sarà la prossima mossa di Chiara Ferragni e Fedez? Il terzo figlio, la cacciata di Damato, una discesa in campo? Ma mi era chiaro che l’opzione che avrebbe creato nuove praterie di content era una sola: il divorzio. E già vi sento che esclamate: e lo vedi allora che è tutta una strategia. Ma certo che è una strategia, qualsiasi cosa capiti nella loro vita diventa strategia. Loro non hanno mai veramente avuto un matrimonio, hanno solo avuto una strategia. Non hanno una casa ma una strategia, non hanno dei figli ma una strategia, non hanno un cane ma una strategia.

Non hanno una vita, al loro posto c’è una strategia. Ma non pensate che “strategia” voglia dire “era tutto già deciso a tavolino da dieci anni”, con la finalità di continuare a essere chiacchierati e fatturare in virtù di questo. “Strategia” è solo una parola rubata al linguaggio bellico e usata a casaccio nelle multinazionali, insieme ad altri concetti come “macchina da guerra” e “bagno di sangue”: un idioletto aziendale con cui fomentare i dipendenti e portarli a lavorare oltre l’orario di lavoro senza straordinari. Una parola di moda oggi con cui ci si illude di esercitare un controllo sulle cose incontrollabili della vita. Una strategia non è “la formula del successo”, e soprattutto non eviterà quelli che, con ulteriore tocco di melodramma, vengono definiti “cigni neri” ma che in realtà sono solo le cose della vita.

Ma ripercorriamo le tappe della vicenda (quel podcast sui divorzi bisognerebbe proprio farlo). A San Valentino la coppia va da Cracco, con tanto di reportage in stile “finta-paparazzata” su Chi: lui ci mette dell’impegno, lei un po’ meno. Nei giorni successivi compaiono altre stories di coppia (content del genere latitavano su quei profili), ma lei le cancella prima dello scadere delle 24 ore. Poi rimuove Fedez dalla foto profilo: eccolo qui, l’equivalente millennial dei piatti spaccati. Questa è la tipica storia d’amore tra chi sta cronicamente online: uno in cucina, l’altro in salotto, chini sullo smartphone a farsi i dispetti online. Non sono mai stati la power couple che ci ha fatto sognare: né Richard Burton e Liz Taylor, né Brad Pitt e Jennifer Aniston, né Pete Doherty e Kate Moss, né Al Bano e Romina, né tantomeno Francesco Totti e Ilary Blasi. Più due miracolati dall’algoritmo ora al redde rationem, che però prende una svolta inattesa: l’annuncio della separazione non avviene con un post su Instagram ma con uno “scoop” di Dagospia, confermato mezz’ora dopo anche dal Corriere della sera. Passano neanche due ore e Fabio Fazio annuncia che Chiara Ferragni sarà sua ospite a Che tempo che fa. Certo, lo scoop sembra più una velina passata sottobanco vergata con simbolo occhiazzurrato: da lì deduciamo che è Fedez ad aver abbandonato la content house coniugale, e di aver lasciato sola la moglie “nel momento in cui lei si è trovata in difficoltà”. Cosa che lei non aveva fatto (e Dio solo sa quanto poteva essere forte la voglia di fuga) per assistere e confortare il marito malato (come se fosse Candy Candy). Inoltre, grazie a veline successive sempre dispensate da Dagospia apprendiamo che la mazzata finale è stata la non reazione di Fedez a Travaglio quando ha paragonato la moglie a Wanna Marchi (la proto-influencer).

Ma Fedez non ha reagito sempre per la solita ragione: non voler “sovradeterminare” la moglie. Frase che lui stesso usa frequentemente durante il suo podcast, quando qualcuno fa domande o gli chiede cose relative a Chiara Ferragni (cosa che succede quasi sempre). “Sovradeterminare” fa parte di un altro idioletto, quello del femminismo performativo, a cui ha aderito Chiara Ferragni da diversi anni, almeno dalla partnership con Dior. E mentre lui non sovradeterminava lei, lei sovradeterminava di brutto lui, decidendosi a muovere finalmente i pezzi grossi sulla scacchiera, mandando la velina sulla fuga. E Fedez, arroccato a Rozzano, neanche stavolta ha reagito, lasciando che la mamma fosse l’unica a controbattere con un enigmatico “speriamo vada tutto bene”. Cosa ne sarà dei Ferragnez, dunque, lo scopriremo il 3 marzo, quando Fabio Fazio farà di nuovo share bulgari: se il vincolo d’amore è spezzato, se l’hashtag si è scisso.