Il creatore di Succession torna con un film in cui racconta un quartetto di tech bro ricchi, stupidi e crudeli. Ma non così interessanti.
David Lynch ha fatto una serie di fotografie di nudi estremamente lynchiane

Se vi mancano ancora dei regali di Natale e se avete 3 mila euro che proprio non sapete come spendere, vi potrebbero interessare i nudi artistici scattati da David Lynch. Il regista – e pittore e scrittore e fotografo ed esperto di meditazione – ha realizzato una serie di dodici fotografie intitolata Distorted Nude Photogravures. Come si capisce dal titolo, non si tratta di “semplici” fotografie di nudi: Lynch ha preso delle foto vecchie di cent’anni e le ha modificate usando, per la prima volta nella sua vita, diversi strumenti digitali. Il risultato è un’immagine che per forza di cose dobbiamo descrivere usando l’aggettivo “lynchiano”: «warped and deformed», scrive Thom Waite su Dazed (qui trovate una gallery con alcune delle fotografie).
Un’altra descrizione di Distorted Nude Photogravures molto efficace (e altrettanto lynchiana): «un peep show per la psiche». Facce distorte fino a trasformarsi in teschi; torsi che fluttuano nell’aria, immersi nel buio; tende che sembrano fantasmi, gonfiati da venti la cui origine è impossibile da individuare. Queste immagini, alle quali Lynch lavora dal 2020, rappresentano «una meditazione sulla percezione, sul voyerismo e sugli spazi, sia fisici che psicologici, in cui esistiamo». Queste descrizioni dell’opera fotografica di Lynch le trovate sul sito di Approximately Blue, che è anche il sito dove potete acquistare le stampe. Se non avete a disposizione 3 mila dollari, potete ripiegare su Nudes, un’altra opera fotografica di Lynch, anche questa dedicata al nudo artistico. Questo però è un libro, messo assieme dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain, che costa solo 55 euro.

Pubblicato nel 2000, acclamato, dimenticato, ripubblicato e riscoperto nel 2016, inserito tra i 100 migliori romanzi del XXI secolo dal New York Times, L'ultimo samurai è asceso allo status di classico nonostante una travagliatissima storia editoriale.