È un genere esploso negli ultimi dieci anni ma che forse è stato già superato dai fatti: la crisi climatica ormai è parte della nostra quotidianità e la narrativa non può che adattarsi di conseguenza.
Cosa abbiamo letto ad aprile in redazione.
La band hip hop irlandese viene da anni di provocazioni ed esagerazioni alle quali nessuno aveva fatto troppo caso, fin qui. Ma è bastata una frase su Gaza, Israele e Stati Uniti al Coachella per farli diventare nemici pubblici numero 1.
Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Ancora più dei suoi romanzi precedenti, Vanishing World , appena uscito per Edizioni E/O, sembra scritto da una macchina senza sentimenti che ci mostra tutte le variabili possibili e immaginabili della stupidità umana.
Negli Stati Uniti il nuovo film di Ryan Coogler è diventato un caso: un'opera indipendente, un B movie che mescola sesso, musica, horror e vampiri, che sta incassando quanto un blockbuster.
Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
Quando, come e perché la casa di una persona normale diventa un archivio – parziale, ma comunque abbastanza esteso – di tutto quello che ha pubblicato FMR?
Le ore che precedettero quello storico 29 aprile 1945: il tragitto, la decisione, il simbolismo. Un estratto dal libro Una domenica d’aprile di Giovanni De Luna.
Non di uno qualsiasi, però: parliamo di "Lazarus", la nuova serie di Shinichiro Watanabe, l'autore di "Cowboy Bebop".
Si intitolerà Tony e a interpretare Bourdain sarà il 22enne Dominic Sessa.
In Sulla terra e sull’acqua, la raccolta appena uscita per Adelphi, si ritrovano tutti i temi e i luoghi delle sue opere narrative. Con delle differenze, piccole e sostanziali, che cambiano il modo di leggere lo scrittore tedesco.
In Spagna se ne discute da quando l'editore Anagrama ha cancellato la pubblicazione di El odio, libro basato sulla corrispondenza tra lo scrittore Luisgé Martín e l'infanticida José Bretón.
Il 13 giugno pronti al rewatch integrale della leggendaria serie di David Lynch.
Parla di quattro amici molto ricchi e molto stronzi. E forse della fine del mondo.
E sì, questa è la conferma che finora i membri dell'Academy hanno deciso chi vinceva l'Oscar senza nemmeno vedere tutti i film candidati.