Storia del successo mondiale, tra streaming e sale, dell'action movie di S. S. Rajamouli, che sta portando il pubblico occidentale alla scoperta del cinema indiano e che potrebbe addirittura essere candidato agli Oscar.
L'operazione Y2K del Festival è l'affermazione di una verità che la nostra generazione sperava di non dover affrontare mai: siamo diventati i vecchi.
Un documentario del regista milanese Michele Rho racconta i dieci anni della Prima diffusa, l'ormai tradizionale iniziativa che nella settimana che precede l'apertura della stagione della Scala "diffonde" l'evento in tutti i quartieri della città.
La sessualità è sempre stata un campo storico aperto al cambiamento, un campo di battaglia: il presente sembra più libero, ma il passato ci insegna che le categorie sono in continua evoluzione.
Nella serie Netflix di Tim Burton il gotico è presente solo come elemento decorativo: anche se sembra che tutti la stiano amando, qualcuno rimpiange il disagio autentico della vecchia famiglia Addams.
Nel suo Autobiografia di un polpo, la filosofa Vinciane Despret immagina un mondo cambiato dalla terolinguistica, una scienza che permette all'uomo di comprendere finalmente la lingua delle altre specie.
Cosa abbiamo letto a novembre in redazione.
Intervista ad Andrii Portnov, esperto di storia dei Paesi dell'Est Europa, che ci racconta perché la liberazione dell'Ucraina passa anche dalla decolonizzazione del linguaggio dai tic imperialisti sovietici. In Ucraina, in Russia e in Occidente.
Con le sue Satellite Stations, l'architetto immagina una forma nuova di architettura: edifici di legno non più pensati per l'eternità ma, proprio come il legno, per essere parte dell'ecosistema naturale.