Cultura | Design

Mini-guida alla Design Week

La vera sfida della settimana del Salone del Mobile è decidere cosa andare a vedere: abbiamo selezionato le mostre, gli eventi e le installazioni più interessanti secondo noi.

di Studio

La vera sfida della settimana del Salone del Mobile è decidere cosa andare a vedere oltre al Salone: gli eventi del Fuorisalone sono tantissimi e invadono ogni angolo della città, con progetti e installazioni che spuntano ovunque e spesso sono l’occasione per scoprire spazi, edifici e quartieri di Milano mai visti prima. Qui trovate una piccola guida (nata come edizione speciale di StudioAgenda, la newsletter dove ogni mese selezioniamo cose belle da fare e da vedere a Milano: ci si iscrive qui) con le nostre 14 cose preferite della ricchissima Design Week di quest’anno.

Acerbis
Salotto milanese anni Settanta

Il progetto Remasters riporta in produzione pezzi iconici del design italiano degli anni Settanta: la splendida seduta pelosa Due Più di Nanda Vigo (ricoperta da una pelliccia di Mongolia “voluminosa e sontuosa” recuperata dagli scarti dell’industria alimentare) e due creazioni di Claudio Salocchi: Free System, un sistema d’imbottiti derivato dal concept del “pavimento operato” (o tatami) e Napoleone, un tavolino-diamante che gioca con gli specchi e i riflessi. Fuori dal Salone e dallo stand di Acerbis, il sogno di salotto milanese anni Settanta (da immaginare anche curiosando tra le immagini d’archivio sul sito) continua da Spotti, storico showroom di Milano in viale Piave, con l’’installazione “Nanda Vigo & Claudio Salocchi – a Milanese Utopia”.

Il party del T Magazine 
Elvira Solana a Villa Necchi

Come ha scritto Hanya Yanagihara, editor in chief e scrittrice, la festa del T Magazine che apre il Salone è diventata LA festa. «Ogni anno invitiamo un artista diverso a creare un’installazione site-specific in più parti a Villa Necchi», ha spiegato lei stessa in un post, «quest’anno siamo onorati di dare il benvenuto alla muralista Elvira Solana, che ha creato questi pezzi incredibili (incluso il mio preferito, la casina galleggiante). Più aperol e spritz Hugo, bellissime borse in tessuto di Dedar Milano (un sogno), e niente vitello tonnato». Se vi siete persi la festa, recuperatela nelle sue storie Instagram.

New entry dell’anno
Convey

All’interno di BasicVillage, uno spazio di oltre 1.000 metri quadrati ricavato dentro un ex edificio industriale in via dell’Aprica 12 (zona Farini), c’è il nuovo Convey. Curato da Simple Flair (con brand identity di Giga Design Studio) è un progetto nato con lo scopo di creare un sistema che favorisca la crescita e lo sviluppo della new wave del design contemporaneo italiano. La selezione comprende gli arredi cromati di NM3, le cucine componibili di Very Simple Kitchen, le divertenti collezioni di Vero, gli oggetti in vetro riciclato di 6:AM Glassworks e molti altri. Bellissimo anche il sito coi camion, staresti a guardarlo per ore.

Arte metallica
Alessi

Il Palazzo Borromeo d’Adda in via Manzoni, col suo cortile ammirato da Stendhal e i glicini in fiore, ospita quattro diversi progetti che celebrano l’arte della lavorazione dei metalli: la collezione di arredi in acciaio inox e legno di faggio di Philippe Starck, la riedizione dell'”Objet Inutile” creato da Salvador Dalì per Alessi nel 1972 (ora in argento e in edizione limitata), “Mad Turner”, un progetto sviluppato da Alberto Alessi e Giulio Iacchetti che mostra una serie di oggetti in metallo di famosi designer (8 designers e 20 prototipi) e i Virgil Abloh Conversational Objects (nell’immagine, foto di Alecio Ferrari): un set di posate, un coltello universale e un portacandele.

Design, energized
Capsule Plaza

Lanciata già a febbraio con il bellissimo video di una pasticca effervescente azzurra con l’uomo vitruviano (eccolo), Capsule Palza è un ibrido tra una fiera e una mostra collettiva che riunisce designer e aziende provenienti da vari campi creativi. Tutto da Spazio Maiocchi, che per l’occasione si espande occupando anche un ex garage dall’altra parte della strada, raggiungendo così i 1600 metri quadri di spazio. Tantissimi espositori e progetti accompagnati da un programma di conferenze, presentazioni e workshop ma anche, ovviamente, il lancio del secondo numero della rivista Capsule, International Review of Radical Design & Desire Theory, una pubblicazione annuale che reinventa la nozione di design radicale.

La grotta delle meraviglie
Bottega Veneta

Se seguite un influencer culturale qualsiasi, l’avrete sicuramente già vista nelle sue storie: nei primi giorni del Salone, Vieni a Vedere vince il premio dell’evento più instagrammato. Si trova nel negozio di Montenapoleone di Bottega ed è un’installazione immersiva di Gaetano Pesce, una grotta in resina e tessuto da esplorare riscoprendo una bambinesca meraviglia. Dentro ci sono due borse in edizione speciale, My Dear Mountains e My Dear Prairies, realizzate da Bottega Veneta e disegnate da Pesce: un racconto delle montagne d’Este dove è cresciuto e delle praterie dell’America, dove vive oggi.

L’essenziale è visibile agli occhi
Hermès

Se l’anno scorso il tema della collezione casa di Hermès era la ricerca della leggerezza, quest’anno è il potere dell’essenziale. Nei mobili presentati in una scenografia ridotta al minimo, la forza traspare attraverso la sottrazione: una poltrona che combina pelle e legno, una sedia degli anni ’30 rivisitata, un divano dalla silhouette classica, lampade minimaliste. Materiali come vetro, bronzo, cuoio e le immancabili fantasie equestri che decorano il servizio da colazione in porcellana così come tappeti e plaid. All’ex Pelota, in via Palermo 10.

La musica viene dal Basso
Bar Basso

Alla Triennale di Milano inaugura la nuova edizione del Museo del Design Italiano, con circa 1600 oggetti che rappresentano il meglio del design. Tra questi c’è anche il “Bicchierone del Bar Basso”, creato alla fine degli anni ’60 dal barman Mirko Stocchetto, l’inventore del famosissimo cocktail Negroni Sbagliato. Per celebrare il bicchierone, consacrare il rito milanese dell’aperitivo e, allo stesso tempo, il 55° compleanno del Negroni Sbagliato, Hidden Sound, una squadra di innovazione del suono di Zurigo, ha sviluppato una Anniversary Limited Edition chiamata 55, l’età del Negroni Sbagliato: 55 sofisticati sistemi audio che per tutta la Design Week trasmetteranno la musica nel bar.

Chiamatelo Bar Flora

Come l’anno scorso Palinurobar cambia d’abito per qualche giorno in occasione della settimana del design: questa volta con le splendide luci e lampade floreali di In Common With, che arricchiranno per qualche giorno gli spazi intimi del bar e diffonderanno una luce ancora più rossa e calda. Palinurobar diventerà quindi per un po’ “Bar Flora”, dal nome della collezione tra il retrò e il postmoderno di lampade soffiate a mano e ispirate alla tradizione veneziana.

Mostra per cinefili
Artistic Movie Poster

Più di 40 opere che esplorano il rapporto tra l’interior design, l’architettura e il cinema. Da Pascal Witaszek, che nella serie “Home Sweet Home” riproduce le planimetrie delle più celebri case del cinema horror come L’esorcista e Amityville, a Max Dalton, che seziona gli ambienti domestici di Parasite e Se mi lasci ti cancello ed esamina le prospettive frontali delle vie su cui affacciano le abitazioni di Rosemary’s Baby, fino a George Townley, che fotografa le architetture che hanno ospitato le ambientazioni di classici come Ghostbusters e I Tenenbaums. Da Soggettiva Gallery, in via Pasquale Sottocorno 5/a.

Il futuro del design
Re;collective

Il brand coreano RE;CODE, fondato dall’azienda tessile e chimica coreana Kolon nel 2012 per promuovere una moda sostenibile basata sul circolo virtuoso di risorse limitate e valori etici come alternativa al fast fashion, collabora con DEKASEGI, la design unit giapponese composta da Schemata Architects (Design) e la società di costruzioni TANK (Realizzazione di Prodotto). RE;CODE & DEKASEGI hanno selezionato nove gruppi di designer asiatici (Giappone, Corea e Cina) che perseguono la sostenibilità nei rispettivi ambiti: insieme, sono protagonisti della mostra Re;collective dedicata al tema Upcycle. La trovate a Dropcity, il nuovo centro per l’architettura e il design lungo via Sammartini a Milano, all’interno dei Magazzini Raccordati della Stazione Centrale.

Storie incrociate
Etel

La Kanguru chair di Etel, disegnata nel 1969 da Jorge Zalszupin, è stata inclusa dal New York Times nella sua selezione delle sedie più belle della Design Week. L’azienda brasiliana propone due mostre, una davanti all’altra, in via Pietro Maroncelli. Il progetto si chiama Intertwined Stories: al numero 12 si celebrano i primi 30 anni di Etel con una mostra che è come un museo dedicato al design brasiliano, con pezzi di designer famosi come Zalszupin, Oscar Niemeyer, Giuseppe Scapinelli, Etel Carmona e Claudia Moreira Salles. Al numero 13, invece, il protagonista assoluto è l’architetto Arthur Casas.

Il bello dell’editoria
form x Loehr


Il marchio di design berlinese
Loehr e form magazine presentano The Archive of Thoughts. Lamostra del designer spaziale berlinese Enzo Zak Lux incorpora i prodotti Loehr e Wästberg e ruota intorno al nuovo sistema di scaffalature “Stack”, progettato da Dirk Winkel per Loehr, palcoscenico ideale per il lancio del primo numero internazionale di form magazine, un’edizione speciale in inglese che contiene 35 contributi sullo stato attuale della progettazione. Per l’occasione form magazine ospiterà anche un talk dal titolo “Il bello dell’editoria” con ospiti Barbara Glasner, Matteo Guarnaccia e Vera Sacchetti, sostenuto dall’iniziativa scientifica e artistica Driving the Human. Da DOPO?, ex laboratorio trasformato in uno spazio creativo collaborativo a Corvetto.

Rigenerazione urbana
Ecocentrico by Ied

Alcova, la piattaforma itinerante, creata nel 2018 e già diventata una tappa fissa della Design Week per la natura innovativa e sperimentale degli espositori coinvolti e per le location che ogni anno ci fanno scoprire pezzi di città insoliti o abbandonati, si tiene questa volta nell’ex macello di Porta Vittoria, in via Molise. Qui lo Ied ha organizzato Ecocentrico, una settimana di open lab per ragionare di rigenerazione urbana e sociale, identità dei luoghi e rapporto fra uomo e natura, un progetto nato dalla partnership con Giacimenti Urbani, associazione che si occupa di riduzione dello spreco di risorse e dell’attivazione di percorsi di economia circolare dal basso.