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Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie di American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 
Ogni volta che scoppia un conflitto con l’Iran, viene preso come ufficiale un account dell’esercito iraniano che però non è ufficiale Si chiama Iran Military, ha più di 600 mila follower ma non ha nulla a che fare con le forze armate iraniane.
L’unico sopravvissuto al disastro aereo in India non ha idea di come sia riuscito a salvarsi Dopo l’impatto, Vishwash Kumar Ramesh ha ripreso i sensi in mezzo alle macerie: i soccorritori l’hanno trovato mentre cercava il fratello.

Craig Mazin di The Last of Us e Chernobyl ha scritto la sceneggiatura di Dune 2

22 Giugno 2023

Dal gennaio 2022 la Writers Guild of America ha annunciato un cambiamento delle regole che fino a quel momento avevano regolato i cosiddetti writing credit del cinema americano (vale a dire: la presenza o l’assenza di uno sceneggiatore nei titoli di coda di un film, assieme a tutte le altre persone che al film hanno contribuito in qualsiasi qualità e quantità). In sostanza, in seguito a questo cambiamento delle regole, contributi alla sceneggiatura per i quali prima gli scrittori non erano riconosciuti tra gli autori di un film ora invece prevedono quel riconoscimento. È così che Craig Mazin, noto soprattutto come showrunner-sceneggiatore di Chernobyl The Last of Us, è diventato uno degli autori della sceneggiatura di Dune: Part Two (del primo trailer del film avevamo scritto qui), assieme al regista Denis Villeneuve e allo scrittore Jon Spaiths.

A raccontarlo, come riporta IndieWire, è stato lo stesso Mazin in un recente episodio del podcast Happy Sad Confused. Mazin ha spiegato di essere stato contattato da Villeneuve e invitato a lavorare assieme a lui e a Spaiths per circa un mese, per aiutarli con il lavoro sulla sceneggiatura del film (chissà se ha contribuito a scrivere anche le scene girate in Italia, in Veneto, alla tomba Brion). Villeneuve lo avrebbe scelto proprio perché Mazin è ormai “fuori” dal mondo del cinema e concentrato unicamente sui suoi progetti televisivi: pensava, il regista, che un punto di vista esterno, diverso avrebbe giovato allo script di Dune 2. «Io con certi registi ci lavoro perché mi piacciono e perché sono geniali. Quindi, se Denis Villeneuve mi chiama, ovvio che rispondo. Sono a disposizione per tre, quattro settimane, per lavorare a qualsiasi cosa stia lavorando lui», ha spiegato Mazin, aggiungendo che, in passato, di questo tipo di contributo a un film non si poteva nemmeno parlare in pubblico. «Ma ora la regolamentazione dei credit è cambiata».

Villeneuve non è l’unico regista ad ammirare il lavoro televisivo di Mazin, tra l’altro. Il regista del terzo episodio di The Last of Us (“Molto, molto tempo”, uno dei più apprezzati della prima stagione), Peter Hoar, ha raccontato a The Hollywood Reporter che Steven Spielberg ha scritto una lettera a Mazin per fargli il complimenti per la sceneggiatura, appunto, di quell’episodio delle serie. «Mi ha fatto vedere la lettera [Mazin, ndr], a me, a Nick Offerman, a Murray Bartlett e a Eben Bolter [rispettivamente i due attori protagonisti e il montatore di “Molto, molto tempo”, ndr]. Insomma, la conseguenza è stata che tutto il resto della troupe a un certo punto ha visto un gruppo di uomini di mezza età che ha cominciato a strillare perché il loro idolo sapeva chi fossero».

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