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17:35 lunedì 27 ottobre 2025
La nuova traduzione di Einaudi del titolo del racconto Le metamorfosi di Kafka sta facendo discutere Il racconto in cui il protagonista Gregor Samsa si risveglia nel corpo di un insetto infestante adesso si chiama in un altro modo.
Alle presidenziali in Irlanda ha vinto Catherine Connolly, un’outsider totale psicanalista e propal Convinta antimilitarista e pacifista, durante la campagna elettorale ha ricevuto anche l’endorsement del celebre gruppo dei KneeCap.
È morto Björn Andrésen, «il ragazzo più bello del mondo» diventato famoso per Morte a Venezia L’attore svedese aveva settant’anni e per tutta la vita ha lottato con la difficile eredità del film di Luchino Visconti.
I ladri del Louvre sono stati catturati anche perché hanno lasciato indietro un sacco di indizi, tra cui dei guanti, un casco, un gilet, una fiamma ossidrica e un walkie-talkie Un sospettato è stato fermato all'aeroporto Charles de Gaulle mentre tentava di partire per l'Algeria, l'altro mentre si preparava a partire per il Mali.
Da quando è uscito “The Fate of Ophelia” di Taylor Swift sono aumentate moltissimo le visite al museo dove si trova il quadro che ha ispirato la canzone Si tratta del Museum Wiesbaden, si trova nell’omonima città tedesca ed è diventato meta di pellegrinaggio per la comunità swiftie.
Yorgos Lanthimos ha detto che dopo Bugonia si prenderà una lunga pausa perché ultimamente ha lavorato troppo ed è stanco Dopo tre film in tre anni ha capito che è il momento di riposare. Era già successo dopo La favorita, film a cui seguirono 5 anni di pausa.
Al caso del furto al Louvre adesso si è aggiunto uno stranissimo personaggio che forse è un detective, forse un passante, forse non esiste È stato fotografato davanti al museo dopo il colpo, vestito elegantissimamente, così tanto che molti pensano sia uno scherzo o un'immagine AI.
L’azienda che ha prodotto il montacarichi usato nel colpo al Louvre sta usando il furto per farsi pubblicità «È stata un'opportunità per noi di utilizzare il museo più famoso e più visitato al mondo per attirare un po' di attenzione sulla nostra azienda», ha detto l'amministratore delegato.

Cosa dice il New Yorker di Mia madre di Moretti

29 Agosto 2016

Domenica 28 agosto, il New Yorker, per mano di Richard Brody, critico di punta della rivista, ha fatto uscire una accurata analisi dell’ultimo film di Nanni Moretti, Mia madre, uscito in questi giorni nelle sale americane, definendolo sin dal titolo del pezzo, «una metamorfosi cinematica».  La recensione, molto positiva, indugia soprattutto sulle motivazione psicologiche e biografiche che legano il regista al film.

Secondo Brody, ogni volta che dei registi realizzano dei film sul fare cinema, l’opera risulta a loro vicina più da un punto di vista biografico, e in questo senso Mia madre sembrerebbe proprio uno sforzo da parte di Moretti di «cogliere il motivo del suo fare arte»: nonostante la sua capacità di essere una commedia brillante attraversata da toni drammatici, si tratta soprattutto di un «film personale».

La vita di Margherita, protagonista del film, viene riempita di «ricordi, fantasie e riflessioni», grazie all’abilità del regista nel muoversi «con grazia dentro e fuori la cornice del tempo e dello spazio». Per tutto il film vengono sparsi, come briciole di saggezza, «indizi e pensieri sull’inseparabilità tra le azioni artistiche e personali, sulla permeabilità tra lavoro artistico e problemi personali, sull’influenza tra immaginazione e identità».

La conclusione del critico del New Yorker è che «di tutti i film di Moretti, ”Mia Madre” è uno dei più elegantemente ironici, profondamente sentiti e dall’immaginario più complesso». 

 In testata: Nanni Moretti al Festival del cinema di Cannes (Pascal Le Segretain/Getty Images).
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