Hype ↓
14:58 lunedì 16 giugno 2025
Will Smith ha detto che rifiutò la parte di protagonista in Inception perché non capiva la trama Christopher Nolan gli aveva offerto il ruolo, ma Smith disse di no e preferì dedicarsi al floppissimo Wild Wild West.
Hbo ha fatto un documentario per spiegare Amanda Lear e la tv italiana agli americani Si intitola Enigma, negli Usa uscirà a fine giugno e nel trailer ci sono anche Domenica In, Mara Venier e Gianni Boncompagni.
Le prime foto della serie di Ryan Murphy su JFK Junior e Carolyn Bessette non sono piaciute a nessuno La nuova serie di American Love Story, ennesimo progetto di Ryan Murphy, debutterà su FX il giorno di San Valentino, nel 2026.
Il video del sassofonista che suona a un festa mentre i missili iraniani colpiscono Israele è assurdo ma vero È stato girato durante una festa in un locale di Beirut: si vedono benissimo i missili in cielo, le persone che riprendono tutto, la musica che va.
Dua Lipa e Callum Turner si sono innamorati grazie a Trust di Hernan Diaz Il premio Pulitzer 2023 è stato l'argomento della prima chiacchierata della loro relazione, ha rivelato la pop star.
In dieci anni una città spagnola ha perso tutte le sue spiagge per colpa della crisi climatica  A Montgat, Barcellona, non ci sono più le spiagge e nemmeno i turisti, un danno di un milione di euro all’anno per l'economia locale.
Ai Grammy dal 2026 si premierà anche l’album con la migliore copertina È una delle tante novità annunciate dalla Record Academy per la cerimonia dell'anno prossimo, che si terrà l'1 febbraio.
Ronja, la prima e unica serie animata dello Studio Ghibli, verrà trasmessa dalla Rai Ispirata dall’omonimo romanzo dell’autrice di Pippi Calzelunghe, è stata diretta dal figlio di Hayao Miyazaki, Goro. 

Conviene sfasciare tutto?

Al netto di Marina e delle parole di Napolitano, a Berlusconi e soci tutto fa gioco tranne una cosa: rottamare il governo Letta.

13 Agosto 2013

Roma – Al netto della nota attraverso la quale il presidente della Repubblica ha risposto alla ormai celebre richiesta formulata dal Pdl di garantire a Silvio Berlusconi una certa agibilità politica (qualsiasi cosa significhi questa espressione), c’è una domanda precisa che riguarda il futuro del centrodestra e che costituisce uno dei fili conduttori di tutti i ragionamenti legato al destino del Pdl: ma al partito di Berlusconi conviene far saltare il governo, togliere la fiducia a Letta, puntare dritto alle elezioni e, per dirla come va di moda oggi, rottamare la grande coalizione?

In fondo è questo uno dei temi attorno a cui ruota la vita del governo. Il Pd, a meno che la vocazione al suicidio non prenda il posto della vocazione maggioritaria, difficilmente toglierà la fiducia al governo Letta, e anche se un giorno deciderà che è arrivato il momento di staccare la spina al compagno Enrico lo farà non in modo diretto ma provando a far esplodere le contraddizioni del Pdl, e costringendo così il Popolo della libertà, per reazione, a staccare la spina. Il punto vero dunque è un altro, e in fondo non ci vuole molto a capire che il destino del governo è nelle mani di Berlusconi. Dal punto di vista strettamente elettorale, a pensarci bene, il Pdl potrebbe avere un vantaggio diretto ad andare verso le elezioni, cavalcando il tema della sentenza politica contro Berlusconi (gli argomenti ci sarebbero, eccome) e trasformando ancora una volta la campagna elettorale in una battaglia contro la giustizia malata (e considerati i milioni di voti che da vent’anni prende il centrodestra anche cavalcando questo tema c’è da scommettere che prenderebbe palate e palate di voti anche in quest’occasione).
La prospettiva, poi, di un ingresso in campo di Marina Berlusconi (che tutto è tranne che fantapolitica) potrebbe ingolosire il Cavaliere dal rompere le righe e dal rivolgersi al suo popolo per ricevere una nuova e forse ultima legittimazione popolare.

Tutto questo è chiaro ma torniamo al punto di partenza: a Berlusconi, al centrodestra, al Pdl, a Forza Italia, conviene sfasciare tutto? La risposta è semplice: no, no, no e no. Qui non si tratta di essere dei politologi raffinati o dei simpatizzanti del centrodestra o del centrosinistra; la questione è molto più lineare, e la convenienza che il Pdl può trarre dal rimanere aggrappato con gli artigli a questo governo è sotto gli occhi di tutti. Perché? Facile. Innanzitutto, cosa da non sottovalutare, qualora il Pdl dovesse togliere la fiducia al governo, Napolitano (a meno che il Pd non volesse assecondare la volontà di andare alle elezioni) non scioglierebbe le camere, troverebbe nuovi numeri per fare andare avanti questo governo (oppure un altro) e il Pdl si ritroverebbe così all’opposizione, senza possibilità di poter mettere bocca alle riforme del governo e a una in particolare: la legge elettorale. Dal punto di vista poi strettamente legato agli interessi del centrodestra (e del Cav) è del tutto evidente che se Napolitano dovesse trovare poi i numeri per un governo di scopo, quel governo di scopo nascerebbe con l’unico scopo di far fuori definitivamente politicamente il Pdl (e anche gli interessi economici del Cav. potrebbero subire contraccolpi mica male). Infine, cosa più importante, il centrodestra, che ha sempre mostrato grande attenzione alle firme messe in calce ai contratti con gli italiani, ha siglato lo scorso aprile un impegno con gli italiani a supportare un governo con il Pd (ricordate gli applausi al discorso alle Camere di Napolitano?) e se deciderà di togliere la fiducia a questo governo solo per rendere onere al Cavaliere dal punto di vista elettorale sarà molto facile accusare il Pdl questa volta di pensare più ai propri interessi che a quelli del paese.

L’occasione invece per Berlusconi e per il Pdl di sfruttare questo governo per riscrivere una volta per tutte le coordinate della cartina politica italiana esiste ancora, e il centrodestra nei prossimi giorni potrà anche ottenere i migliori risultati del mondo sull’Imu ma se poi dovesse vestire i panni dello sfascista, questa volta gli elettori potrebbero regalare al centrodestra una lezione che i dirigenti del Pdl, pardon, Forza Italia potrebbero ricordarsi per tutta la vita.

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.