Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Come si dice Twitter in francese? Non si dice
La notizia è questa: televisioni e radio francesi non possono più utilizzare i termini “Facebook” e “Twitter,” o se non altro sono vivamente invitati a non farlo. Infatti il Conseil supérieur de l’audiovisuel (CSA), ovvero l’istutizione francesce che dal 1989 si occupa di regolare televisioni, radio e altri media, anche attraverso l’utilizzo di eventuale censura, ha deciso che citare Facebook e Twitter non sta bene. E per questa ragione ha scritto una lettera aperta al Presidente della République, inviata per conoscenza anche ai principali network (perdonate l’anglismo) nazionali. In cui si chiede, per l’appunto, di evitare di citare direttamente Facebook e Twitter. Più adatto, secondo il CSA, sarebbe l’utilizzo del termine generico “réseaux sociaux” (preferibile, ça va sans dire, a “social network”)
Ufficialmente non si tratta della solita tirata contro i termini inglesi. Si tratterebbe piuttosto di “pubblicità occulta.” Sostiene infatti il CSA:,a proposito della citazione di Twitter e/o Facebook:
Cette pratique contreviendrait aux dispositions de l’article 9 du décret n° 92-280 du 27 mars 1992 fixant les principes généraux définissant les obligations des éditeurs de services en matière de publicité, de parrainage et de téléachat, selon lesquelles «la publicité clandestine est interdite. (…) constitue une publicité clandestine la présentation verbale ou visuelle de marchandises, de services, du nom, de la marque ou des activités d’un producteur de marchandises ou d’un prestataire de services dans des programmes, lorsque cette présentation est faite dans un but publicitaire ».
Sarà. Però qualcuno sente odore di sciovinismo. Della serie, non si può dire “computer”, si deve dire “ordinateur.” Il corrispondente a Parigi del Christian Science Monitor, storico quotidiano di Boston, ironizza sulla ginnastica verbale che ora i suoi colleghi francesi si troveranno costretti a fare. E cita il commentatore francese Karime Emile Bitar. Che così riassume la faccenda.
“This decision is not only stupid and hypocritical, it is also scary because behind the legal alibi, it reeks of anti-Americanism, chauvinism, and a complete misunderstanding of today’s world.”
Dobbiamo tradurvelo in francese?

Immagini generate con l'AI che ritraggono mostri antropomorfi che fanno e dicono cose senza senso. Nati su TikTok Italia, hanno accumulato milioni di visualizzazioni e condivisioni in tutto il mondo. E nessuno ha ancora capito perché.