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A Londra è comparsa una nuova opera di Banksy che parla di crisi abitativa e giovani senzatetto In realtà le opere sono due, quasi identiche, ma solo una è stata già rivendicata dall'artista con un post su Instagram.
Gli scatti d’ira di Nick Reiner erano stati raccontati già 20 anni fa in un manuale di yoga scritto dall’istruttrice personale d Rob e Michele Reiner Si intitola A Chair in the Air e racconta episodi di violenza realmente accaduti nella casa dei Reiner quando Nick era un bambino.
Il neo inviato speciale per la Groenlandia scelto da Trump ha detto apertamente che gli Usa vogliono annetterla al loro territorio Jeff Landry non ha perso tempo, ma nemmeno Danimarca e Groenlandia ci hanno messo molto a ribadire che di annessioni non si parla nemmeno.
Erika Kirk ha detto che alle elezioni del 2028 sosterrà J.D. Vance, anche se Vance non ha ancora nemmeno annunciato la sua candidatura «Faremo in modo che J.D. Vance, il caro amico di mio marito, ottenga la più clamorosa delle vittorie», ha detto.
A causa della crescita dell’industria del benessere, l’incenso sta diventando un bene sempre più raro e costoso La domanda è troppa e gli alberi che producono la resina da incenso non bastano. Di questo passo, tra 20 anni la produzione mondiale si dimezzerà.
È appena uscito il primo trailer di The Odyssey di Nolan ed è già iniziato il litigio sulla fedeltà all’Odissea di Omero Il film uscirà il 16 luglio 2026, fino a quel giorno, siamo sicuri, il litigio sulle libertà creative che Nolan si è preso continueranno.

Il romanzo riscoperto dopo 90 anni

Si sta parlando molto di Romance in Marsiglia di Claude McKay, pubblicato ora per la prima volta e ispirato a una storia vera.

13 Febbraio 2020

Spesso sono le critiche dei contemporanei a dare un’idea di quanto un artista sia stato capace di precorrere i tempi, raccontando qualcosa sul presente ma anche e soprattutto sul futuro. Lo scrittore e attivista afroamericano W. E. B. Du Bois era uno degli eroi di Claude McKay, nato in Giamaica nel 1889, anche lui scrittore e attivista. Di 21 anni più vecchio di McKay, Du Bois criticò il suo best-seller del 1928 Ritorno ad Harlem per la rappresentazione esplicita delle situazioni più dissolute della scena notturna di Harlem, accusando l’autore di far leva sui desideri lascivi dei lettori e degli editori bianchi, in cerca di descrizioni della “depravazione” dei neri. Se Du Bois aveva usato la scrittura come un mezzo di propaganda nella lotta per i diritti civili degli afroamericani, McKay la considerava un modo per mostrare la vera vita delle persone nere, senza sentimentalismo e con una franchezza ancora oggi sorprendente (scriveva i suoi personaggi, diceva, senza usare “carta vetrata e vernice”), soprattutto nella descrizione del sesso, com’è evidente in Romance in Marseille, appena pubblicato da Penguin, con 90 anni di ritardo.

Come ha sottolineato Molly Young su Vulture (ma del libro ha recentemente parlato anche il New York Times) né la copertina né il titolo rendono onore al carattere prorompente di questo breve romanzo (solo 130 pagine), serenamente popolato di coppie lesbiche e gay. L’illustrazione bambinesca che raffigura una donnina per bene e un uomo senza espressione, così come il riferimento a una “storia d’amore a Marsiglia” del titolo, stridono con il contenuto ardente e appassionato di un libro che potrebbe facilmente essere stato scritto l’altro ieri, considerando gli argomenti di cui tratta, il modo in cui li tratta e lo stile di vita del suo autore: poeta, romanziere, attivista politico, giornalista, critico, McKay è riconosciuto come una delle voci più illustri del Rinascimento di Harlem (la sua raccolta di poesie del 1922, Harlem Shadows è citata come uno dei libri che hanno inaugurato il movimento). McKay abitò in Giappone, frequentò i caffè di Tangeri con Paul Bowles e Henri Cartier-Bresson, conobbe George Bernard Shaw, si unì a un movimento di attivisti radicali neri, ebbe relazioni con uomini e donne. Pur collaborando con gli intellettuali di Harlem, trascorse la maggior parte degli anni ’20 fuori New York, in giro per il mondo. Nel 1920, a Londra, iniziò a collaborare regolarmente con il Workers’ Dreadnought e c’è chi sostiene sia stato il primo giornalista nero nel Regno Unito.

Il protagonista di Romance in Marsiglia è Lafala, marinaio africano che viene derubato di tutti i suoi averi da una prostituta marocchina nel porto di Marsiglia e per la disperazione si imbarca clandestinamente su una nave per New York. Viene scoperto, catturato e imprigionato in una cella gelida. Alla fine del viaggio i suoi piedi sono gravemente congelati, tanto che non resta che ricorrere all’amputazione di entrambe le gambe. Un avvocato si prende a cuore il suo caso e denuncia la compagnia di navigazione, Lafala vince il caso e ottiene un cospicuo risarcimento, torna a Marsiglia senza gambe ma con molti più soldi e si mette a cercare la prostituta.

La storia di Lafala è ispirata al reale caso di Nelson Simeon Dede, un nigeriano che McKay aveva conosciuto mentre viveva in una comunità di marinai e vagabondi neri a Marsiglia, città che descrisse con amore in tutta la sua turpe, sporca e vibrante sensualità. Alla fine del 1926, Dede aveva cercato di viaggiare clandestinamente su un piroscafo Fabre, una delle più antiche compagnie di navigazione in Francia, in rotta verso New York: come Lafala venne scoperto e imprigionato, e le sue gambe dovettero subire lo stesso destino. Dopo essere stato risarcito dalla compagnia Fabre e rispedito a Marsiglia, però, Dede venne arrestato perché accusato di “imbarco clandestino”. Fu proprio McKay a salvare Dede: nel gennaio del 1928, lo scrittore inviò una lettera al direttore della Fabre, chiedendogli di intervenire nel caso. Presentandosi come un romanziere pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Harper & Brothers di New York, McKay lo informò che nel suo libro voleva scrivere della comunità nera a Marsiglia e in particolare di Dede e che quindi aveva bisogno che l’uomo fosse «rilasciato rapidamente e incondizionatamente» e rimpatriato in Africa.

Lo stratagemma funzionò: Dede venne liberato e, in effetti, finì veramente nel libro sottoforma di Lafala. Non solo: c’è una scena in cui un sindacalista comunista francese dei Caraibi convince un dirigente di una compagnia di navigazione a rilasciare Lafala mostrando un articolo di una rivista che ha scritto sulla comunità nera a Marsiglia. Romance in Marseille, mai pubblicato durante la vita del suo autore – che però pubblicò quattro volumi di poesie, tre romanzi e un’autobiografia – segna il ritorno di McKay dopo Amiable With Big Teeth, uscito nel 2017, scritto nel 1941 e ambientato nel 1935. Un altro romanzo che parla di oggi, tra diplomatici autoproclamati e manipolatori dell’opinione pubblica, rimasto completamente sconosciuto fino a quando lo studioso Jean-Christophe Cloutier non scoprì il dattiloscritto in un archivio.

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