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La casa di Babbo Natale in Finlandia quest’anno è assediata non solo dai turisti, ma anche dalle truppe Nato L’escalation al confine russo ha trasformato la meta turistica natalizia della Lapponia in un sito sensibile per l’Alleanza Atlantica.
Il governo americano vuole che i turisti rivelino i loro ultimi 5 anni di attività sui social per ottenere il visto Vale anche per i turisti europei che dovranno consegnare la cronologia dei loro account su tutte le piattaforme social utilizzate.
Ora su Letterboxd i film si possono anche noleggiare e sono già disponibili molte chicche introvabili altrove I titoli disponibili saranno divisi in due categorie: classici del passato ormai introvabili e film recenti presentati ai festival ma non ancora distribuiti su altre piattaforme.
Da quando è stata introdotta la verifica dell’età, nel Regno Unito il traffico dei siti porno è calato ma è anche raddoppiato l’utilizzo di VPN Forse è una coincidenza, ma il boom nell'utilizzo di VPN è iniziato subito dopo l'entrata in vigore della verifica dell'età per accedere ai siti porno.
Secondo una ricerca, nel 2025 abbiamo passato online più tempo che durante i lockdown Oramai i "vizi" presi durante la pandemia sono diventati abitudini: ogni giorno passiamo online tra le quattro e le sei ore.
Si è scoperto che Oliver Sacks “ritoccò” alcuni casi clinici per rendere i suoi libri più appassionanti e comprensibili Un'inchiesta del New Yorker ha rivelato diverse aggiunte e modifiche fatte da Sacks ai veri casi clinici finiti poi nei suoi libri.
Lo 0,001 per cento più ricco della popolazione mondiale possiede la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità, dice un rapporto del World Inequality Lab Nella ricerca, a cui ha partecipato anche Thomas Piketty, si legge che le disuguaglianze sono ormai diventate una gravissima urgenza in tutto il mondo.
È morta Sophie Kinsella, l’autrice di I Love Shopping Aveva 55 anni e il suo ultimo libro, What Does It Feel Like?, era un romanzo semiautobiografico su una scrittrice che scopre di avere il cancro.

Il primo “scisma” nella Chiesa Ortodossa causato dalla guerra in Ucraina

15 Marzo 2022

«Il clero ha deciso all’unanimità che non è più possibile continuare a far parte del patriarcato di Mosca e allo stesso tempo fornire ai fedeli il necessario sostegno spirituale. La decisione è stata estremamente dolorosa e difficile per tutti coloro che sono stati coinvolti», si legge in un comunicato pubblicato sul sito della parrocchia russo-ortodossa di San Nicola di Mira, ad Amsterdam. Si tratta, come riporta il Guardian, della prima “separazione” nella Chiesa ortodossa causata dallo scoppio della guerra in Ucraina.

C’entra, ovviamente, il Patriarca di Mosca Kirill, il capo della Chiesa Ortodossa russa. Negli scorsi giorni Kirill, la cui amicizia con Vladimir Putin è fatto noto da anni, si è rifiutato di condannare l’invasione russa dell’Ucraina. Non solo: ha di fatto espresso il suo appoggio alla decisione di Putin di muovere guerra, parlando di una lotta della Russia contro le “forze del male”. In un sermone tenuto nella domenica della scorsa settimana, ha aggiunto anche che uno dei motivi per i quali l’invasione dell’Ucraina è cosa buona e giusta sono le sfilate che in Occidente si organizzano in occasione del Gay Pride.

Dopo questa affermazioni di Kirill, la chiesa di San Nicola di Mira di Amsterdam ha chiesto immediatamente all’arcivescovo d’Olanda di dare l’autorizzazione alla separazione dalla Chiesa di Russia. Subito dopo, la chiesa ha chiesto di entrare a far parte del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, ramo della Chiesa ortodossa di Istanbul, spesso raccontato come “rivale” di quello moscovita. Quella di Amsterdam non è l’unica chiesa ortodossa in difficoltà di fronte alle parole di Kirill sulla guerra in Ucraina: nelle ultime due settimane più di 280 appartenenti al clero hanno firmato una lettera in cui si dicevano contrari al conflitto e in cui ricordavano la «dannazione eterna» che aspetta coloro che impartiscono «ordini assassini».
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