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17:23 giovedì 21 agosto 2025
Un sacco di gente è andata a vedere un concerto di Justin Bieber a Las Vegas senza accorgersi che sul palco non c’era lui ma un sosia Ci è voluta una canzone intera (una non eccellente interpretazione di "Sorry") prima che qualcuno cominciasse a sospettare.
È uscito il primo trailer di Good Boy, l’horror raccontato dal punto di vista di un cane Chi il film l'ha già visto dice che è bellissimo e che il protagonista, il cane Indy, meriterebbe un premio per la sua interpretazione.
È stato sgomberato il centro sociale Leoncavallo di Milano La polizia è entrata questa mattina alle 7:30, l'operazione verrà completata oggi, dopo più di 30 anni di contenziosi e 133 rinvii.
I Paesi africani chiedono (per l’ennesima volta) di cambiare la mappa del mondo perché in quella attuale l’Africa è troppo piccola Le 55 nazioni dell'Unione africana vogliono cestinare la mappa di Mercatore, vecchia di secoli, e sostituirla con una più moderna e realistica.
Uno dei tormentoni dell’estate giapponese è un canzone generata con l’AI e basata su un meme “Yaju & U” è la prima canzone interamente, esplicitamente fatta con l'AI a raggiungere un tale successo. Facile prevedere che non sarà l'ultima.
In Repubblica Ceca una politica si è ritirata dalle elezioni perché accusata di aver assoldato un sicario per uccidere un cane Margita Balaštíková, però, nega tutto: non ha mai voluto uccidere il cane, solo rovinare la vita al padrone, il suo ex marito.
Il prossimo film di Danny Boyle sarà un biopic su Rupert Murdoch Si intitolerà Ink e, stando alle indiscrezioni, a interpretare Murdoch sarà Guy Pearce.
Se gruppi Facebook come “Mia Moglie”, in cui uomini pubblicano foto delle compagne senza il loro consenso, rimangono aperti è anche per colpa dell’AI Se ne sta parlando moltissimo dopo la denuncia della scrittrice Carolina Capria: il gruppo, a cui erano iscritti 32 mila uomini, è rimasto aperto e pubblico per 6 anni, sfuggendo a ogni moderazione.

Una mamma in America ha creato dei deepfake per vendicare la figlia cheerleader

18 Marzo 2021

Il mondo delle cheerleader è tutt’altro che spensierato e vanesio, come aveva dimostrato bene la serie Netflix Cheer, che ne aveva descritto i meccanismi e le storture. La storia che arriva in questi giorni dall’America, però, sembra superare quanto raccontato dallo show, che si concentrava sull’aspetto agonistico della disciplina e sui sacrifici degli atleti che la praticano. Secondo quanto riporta The Cut, infatti, una donna originaria della Pennsylvania avrebbe creato dei deepfake di alcune compagne minorenni della figlia cheerleader per screditarle online e “vendicarsi” di loro.

Raffaela Spone, cinquant’anni, è stata accusata di molestie informatiche ai danni di alcune ragazze che frequentavano la stessa scuola della figlia ed erano con lei nella squadra di cheerleader. I motivi dell’accanimento di Spone non sono ancora chiari, ma le famiglie delle giovani coinvolte hanno dichiarato che le molestie sono iniziate dopo che c’era stato un litigio tra le ragazze. Utilizzando la tecnica dei deepfake a partire da foto recuperate dai social, Spone ha creato e diffuso video e foto in cui le ex amiche della figlia apparivano mentre fumavano, bevevano o erano nude. Il materiale era solitamente accompagnato da commenti offensivi e violenti, alcuni che spingevano le ragazze a vergognarsi e suicidarsi.

Dopo la prima denuncia, più ragazze si sono fatte avanti: attraverso l’analisi dei video e delle foto, la polizia è così risalita a Spone. Una delle presunte vittime, una diciassettenne che dice di aver ricevuto messaggi che le intimavano di togliersi la vita, ha detto a un giornale locale della ABC: «Mi è capitato di ricevere commenti di odio sui social, ma mai niente di così estremo, ero davvero sconvolta. Mi sono chiesta “Ma chi è che dice queste cose a un’altra persona?”… “Chi è che pensa che sia accettabile?”… Più che intristirmi mi ha fatto arrabbiare». Spone ha negato tutte le accuse, mentre per ora non ci sono prove che la figlia fosse a conoscenza delle azioni della madre.

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