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17:14 mercoledì 5 novembre 2025
Il nuovo album di Rosalía non è ancora uscito ma le recensioni dicono che è già un classico Anticipato dal singolo e dal video di "Berghain", Lux uscirà il 7 novembre. Per la critica è il disco che trasforma Rosalia da popstar in artista d’avanguardia.
La nuova serie di Ryan Murphy con Kim Kardashian che fa l’avvocata è stata demolita da tutta la critica All’s Fair centra lo 0 per cento su Rotten Tomatoes, in tutte le recensioni si usano parole come terribile e catastrofe.
Un giornalista italiano è stato licenziato per una domanda su Israele fatta alla Commissione europea Gabriele Nunziati ha chiesto se Israele dovesse pagare la ricostruzione di Gaza come la Russia quella dell'Ucraina. L'agenzia Nova lo ha licenziato.
Lo Studio Ghibli ha intimato a OpenAI di smetterla di usare i suoi film per addestrare Sora 2 a crearne delle brutte copie Assieme ad altre aziende dell'intrattenimento giapponese, lo Studio ha inviato una lettera a OpenAI in cui accusa quest'ultima di violare il diritto d'autore.
Nel suo discorso dopo la vittoria alle elezioni, il neosindaco di New York Zohran Mamdani ha sfidato Donald Trump Nelle prime dichiarazioni pubbliche e social, il neosindaco ha anche ribadito la promessa di ridisegnare NY a misura di migranti e lavoratori.
Ogni volta che va a New York, Karl Ove Knausgård ha un carissimo amico che gli fa da cicerone: Jeremy Strong E viceversa: tutte le volte che l'attore si trova a passare da Copenaghen, passa la serata assieme allo scrittore.
È uscito il trailer di Blossoms Shanghai, la prima serie tv di Wong Kar-wai che arriva dopo dodici anni di silenzio del regista Negli Usa la serie uscirà il 24 novembre su Criterion Channel, in Italia sappiamo che verrà distribuita su Mubi ma una data ufficiale ancora non c'è.
È morta Diane Ladd, attrice da Oscar, mamma di Laura Dern e unica, vera protagonista femminile di Martin Scorsese Candidata tre volte all'Oscar, una volta per Alice non abita più qui, le altre due volte per film in cui recitava accanto alla figlia.

La maggior parte degli americani pensa che la Casa Bianca sia nel caos

01 Agosto 2017

La vicenda di Anthony Scaramucci, il nuovo direttore della comunicazione della Casa Bianca licenziato dopo una decina di giorni, è stata particolarmente caotica. Scaramucci aveva ricevuto l’incarico lo scorso 21 luglio; in breve si è fatto una pessima fama per la sua aggressività e lo scarso riguardo con cui si riferiva ai suoi stessi colleghi dell’amministrazione Trump (si è parlato molto, per esempio, di una sua telefonata a un giornalista del New Yorker in cui ha provato a estorcere con minacce il nome di una fonte riservata e in cui parlava male di Steve Bannon, il consigliere del presidente); infine è stato licenziato lo scorso 31 luglio.

A quanto pare, la vicenda ha convinto definitivamente gli americani che la Casa Bianca sia nel caos. Secondo un sondaggio condotto da Politico e Morning Consult, la pensa così, ormai, la maggioranza degli americani: alla domanda “Do you think President Donald Trump’s administration is running…” (pensi che l’amministrazione del presidente Donald Trump sia gestita…) il 38 per cento ha risposto “very chaotically” (in modo molto caotico) mentre il 22 per cento ha risposto “somewhat chaotically” (in modo abbastanza caotico).

casa bianca caos

Sommando queste due percentuali, significa che il 60 per cento degli americani pensa che l’amministrazione Trump sia gestita in modo più o meno caotico. Da notare però che un terzo degli intervistati continua ad avere un’opinione positiva di questa Casa Bianca: il 10 per cento dice che è gestita “molto bene”, mentre il 23 per cento che è gestita “abbastanza bene”.

Nell’immagine: Attivisti di Greenpeace hanno affisso la scritta “resist” su una gru vicino alla Casa Bianca, 25 gennaio 2017  (Saul Loeb/AFP/Getty Images)
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