Hype ↓
00:55 venerdì 12 settembre 2025
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.

Carlo Cracco oltre la tv

Con MasterChef è diventato il cuoco per antonomasia, il primo a fare il salto dai fornelli alla tv. Che ne sarà di lui (e di noi) ora che ha deciso di lasciare lo schermo.

07 Marzo 2017

Video killed le star dei fornelli? Ma come, non erano stati loro, i masterchef, a risollevare l’intrattenimento televisivo degli ultimi anni? Non ci avevano convinti del fatto che diventare cuoco fosse il nuovo “voglio fare la velina”, che l’impiattamento fosse meglio del varietà del sabato sera, che la curcuma fosse più interessante di una puntata di Ballarò? E invece ecco il comunicato stampa che sancisce la fine di un’epoca: Carlo Cracco lascia MasterChef Italia, ho bisogno di una pausa dice, ho nuovi progetti (leggi: il ristorante nella nuova super location, la Galleria Vittorio Emanuele di Milano), ma soprattutto: voglio tornare ad essere un bravo (il più bravo) chef, e basta. Perché uno può anche essere un cuoco con tutte stelle nella vita, ma, quando la polvere di stelle supera quelle Michelin, allora forse era vero l’anatema dei detrattori: ormai voi spignattatori di lusso non siete altro che semplici soubrette.

Carlo Cracco è quello che ci ha rimesso più di tutti: è la maledizione di chi arriva prima. Mai intuizione era stata più fruttuosa: sono un divo della cucina, perché non diventarlo anche della televisione? La direzione artistica di una brigata di sous-chef sarà tanto diversa dalla direzione artistica di uno show? Cracco è stato l’iniziatore e i colleghi l’hanno seguito, intravedendo uno spiraglio di luce nel mestiere più alienante del mondo: ore e ore tutti i giorni davanti a casseruole e abbattitori, gli orari completamente sballati, impossibile uscire la sera anche solo per un cinemino. Pensa se invece le serate vengono aperte da un tappeto rosso. Con l’aggiunta del ruolo di novelli salvatori della patria. Scrive Re Carlo nel suo comunicato appena diramato: «Credo che, insieme a Joe [Bastianich], Bruno [Barbieri] e Antonino [Cannavacciuolo] in questi anni siamo stati capaci di trasmettere a un pubblico sempre più numeroso e affezionato la passione e la cultura per il cibo e la cucina, oltre all’impegno che un mestiere come il nostro richiede ogni giorno». Come dire: siamo noi gli unici e soli guardiani della galassia gourmet, gli Alberto Angela della gastronomia italiana, i divulgatori-intrattenitori di un genere che oggi si è magnato (letteralmente) tutti gli altri.

Poi per Cracco sono arrivati gli ingaggi pubblicitari, le famose patatine costate molto care (io sono sempre stato dalla sua parte, sarà che le patatine sono la cosa più buona del mondo), le foto con le celebrity nostrane. Su Instagram posa accanto a Fedez, guardi il post e pensi: chi è oggi la vera star, tra i due? Del resto, mica lo chiamerebbero come volto di qualsiasi cosa, se oggi il cuoco non fosse considerato al pari di una diva L’Oréal. Da un bel pezzo gira lo spot di un celebre marchio di arredamento, protagonista il solito Cracco che parla della sua casa ideale: «il mio bagno», «il mio living» e solo in ultima battuta «la mia cucina». Saranno stati dei copy molto furbi (e involontariamente un po’ stronzi) a mettergli in bocca questo copione fin troppo rivelatore.

Lapo Elkann Inaugurates Garage Italia Customs

Il vero parlamento del nostro paese resta la televisione, vuoi mettere essere il capo della Cucina dei Famosi? Il tizio che, col tempo, scatena sempre più polemiche (quello è il bello, lui l’ha capito da subito), ma essendo il primo chi mai può sbatterlo fuori? Sarà lui – come difatti è successo – a ritirarsi, basta Maria io esco, devo tornare a tagliare un rombo. Certo, lo fa nel momento migliore: può ancora dire «sono io, tv, che lascio te: mica il contrario». Lo fa nel momento in cui è un volto noto a tutti, non solo ai pochi privilegiati che passano dal suo leggendario tavolo nascosto in cucina. Lo fa nel momento in cui è autore di libri di successo, faccia appunto richiestissima dalla pubblicità, anzi di più: praticamente un’antonomasia. «Chi ti credi di essere, Carlo Cracco?» è ormai uso comune nel nostro lessico famigliare, quando sfotti l’amico che per cena ti ha preparato quenelle di baccalà mantecato con pachino confit e spolverata di liquirizia – il pistacchio di Bronte questa settimana l’avevano terminato, nel negozio bio sotto casa.

Il pubblico ringrazia («Grazie a te ho scoperto che nella carbonara ci va il guanciale!»), i colleghi sono da sempre un misto di rosicamento e – a notizia ancora fresca – di “noi lo sapevamo”. Mi dissero due cuochi tristellati qualche tempo fa: «Chi fa il nostro mestiere non deve stare davanti alle telecamere: deve stare dietro ai fornelli». Sottotesto: se Cracco ha orecchie per intendere. Dunque cosa succederà ora che Re Carlo ha annunciato il suo non-ritorno nella squadra di MasterChef Italia? Potrebbe accadere come in Beautiful quando se n’è andato Ridge Forrester l’originale, cioè Ronn Moss: certamente troveranno un rimpiazzo, ma sarà la stessa cosa? Oppure si inventeranno nuovi format: i cuochi torneranno a fare i cuochi, e – dopo tate, arredatori, addestratori di cani – verrà il turno delle sartine cinesi. E fare l’orlo ai pantaloni diventerà la cosa più cool su tutti i canali della repubblica.

Articoli Suggeriti
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Leggi anche ↓
L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.