Strano ma vero, però: chiusa ufficialmente la brat summer con un ultimo concerto al Coachella, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
Perché lo spettacolo di Beyoncé a Dubai ha fatto incazzare tantissimi suoi fan
Ogni concerto di Beyoncé è una specie di evento storico. L’ultimo risale al 2018: la sua grandiosa esibizione al Coachella era stata così epica da diventare un documentario di 2 ore (Homecoming, su Netflix). Ora, cinque anni dopo, Beyoncé è tornata sul palco, ma i suoi fan hanno accolto l’evento con tutt’altro atteggiamento. Il motivo della loro incazzatura è l’occasione in cui si è esibita: Queen B è stata l’headliner di un concerto privato a Dubai in occasione dell’apertura dell’hotel di lusso Atlantis The Royal. Forse proprio nel tentativo di evitare le polemiche, durante l’esclusivo concerto (solo 1500 posti) era severamente vietato tirare fuori i telefoni. Ma la voglia di condividere l’esperienza si è rilevata irrefrenabile, perché nonostante il divieto, i video e le foto dello spettacolo hanno inondato internet.
Che Beyoncé abbia accettato di esibirsi in un Paese che ha leggi molto severe contro le relazioni tra persone dello stesso sesso è sembrato contraddittorio non soltanto per l’influenza che da sempre la diva esercita nella comunità Lgbtq+, ma per via del suo ultimo album, Renaissance, un lavoro che celebra la cultura black queer o meglio, come l’ha definito la giornalista Abigail Firth parlando con la Bbc «in debito con la cultura Lgbtq+». Secondo la giornalista e i tantissimi fan delusi, Beyoncé avrebbe dovuto rifiutare di partecipare all’evento, seguendo l’esempio di colleghe come Dua Lipa, che per rispetto della comunità Lgbtq+ ha rifiutato di esibirsi in Qatar in occasione dei Mondiali del 2022 («Andrò quando rispetteranno i diritti umani», aveva detto).
Come ha sottolineato la Bbc, Beyoncé sta subendo le stesse critiche ricevute da David Beckham, anche lui considerato un doppiogiochista: il fatto che nel 2002 fosse stato celebrato sulla copertina della rivista gay più famosa di tutte, Attitude, e la sua popolarità nella comunità gay non gli ha impedito di firmare un contratto milionario con il Qatar per promuovere attivamente i mondiali. Come qualcuno ha puntualizzato su Twitter, essere pagati dal governo è sicuramente peggio che essere pagati da un’azienda privata. Resta il fatto che dopo un album come Renaissance (che però, è il caso di specificarlo, aveva già sollevato qualche polemica, tra cui un’accusa di abilismo che ha costretto la star a modificare il testo di una canzone) la scelta di Beyoncé è sembrata davvero stonata. Come ha twittato qualcuno, aveva davvero così bisogno di quei 24 milioni di dollari?

Nonostante la polizia avesse intimato alla folla di disperdersi, tutti sono rimasti lì ad aspettarla finché non è arrivata e ha cantato "What Was That", la sua nuova canzone.