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09:00 sabato 26 luglio 2025
Nel numero di Vogue America di agosto c’è anche una modella creata con l’intelligenza artificiale È la prima volta che succede. O, almeno, è la prima volta che i lettori se ne accorgono.
La Casa Bianca è arrabbiatissima con South Park per una scena in cui Trump vuole fare sesso con Satana E anche per il fatto che il Diavolo sottolinea la scarsa virilità del Presidente e lo prende in giro per la sua tendenza a fare causa a tutti.
Un documentario Netflix ha portato alla riapertura dell’indagine sulla morte dell’ex moglie di Bertrand Cantat Inizialmente ritenuto un suicidio, ora si indaga sulla possibilità che l'ex Noir Desir, già condannato per la morte dell'attrice Marie Trintignant, abbia indotto la donna a uccidersi.
Macron ha annunciato che a settembre la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina Una decisione storica: la Francia diventa così il primo Paese del G7 a sostenere la legittimità dello Stato palestinese.
Jeremy Corbyn ha fondato un nuovo partito ma c’è già un problema: non si capisce come si chiama In molti si sono convinti che si chiami Your Party, ma quello in realtà è solo il nome del sito per iscriversi al partito.
Berghaus ha rifatto la Meru Jacket, la giacca resa famosissima da Liam Gallagher Dopo quasi 30 anni da quel concerto a Oslo, torna il "modello Oasis", negli stessi identici colori.
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Inizialmente ritenuto un suicidio, ora si indaga sulla possibilità che l'ex Noir Desir, già condannato per la morte dell'attrice Marie Trintignant, abbia indotto la donna a uccidersi.

25 Luglio 2025

Quindici anni dopo la morte di Krisztina Rády, ex moglie del cantante Bertrand Cantat, la giustizia francese è pronta a riaprire le indagini sul caso. A fare scalpore non è tanto la riapertura di un’indagine su una morte che nel 2010 venne rapidamente archiviata come un suicidio, ma le motivazioni dietro questo rinnovato interesse investigativo. Come ammesso dallo stesso procuratore Renaud Gaudeul, della Procura di Bordeaux, è stato il documentario Da rockstar ad assassino: il caso Cantat a spingere gli inquirenti a voler fare ulteriori accertamenti. La docuserie Netflix è in realtà incentrata su un altro crimine compiuto dal frontman dei Noir Desir: l’omicidio dell’attrice Marie Trintignant nel 2003. Il caso giudiziario e mediatico conseguente all’omicidio dell’attrice spaccò l’opinione pubblica francese: per quella morte Cantat fu ritenuto colpevole, ma fu condannato a otto anni di detenzione, di cui solo quattro scontati in carcere. Un processo, una sentenza e una pena che molti trovarono ingiusti, addirittura offensivi nei confronti di Trintignant.

A risultare cruciale in fase processuale e determinante per l’alleggerimento della pena di Cantat fu la testimonianza dell’ex moglie Krisztina Rády, che successivamente al processo si riavvicinò a lui. Quando morì, impiccata, nel 2010 la polizia ipotizzò si trattasse di suicidio. Ora questa ricostruzione è messa in crisi da alcune dichiarazioni raccolte dalla docuserie, arrivata sulla piattaforma streaming nella primavera di quest’anno. Le Monde riporta come il procuratore abbia parlato di «diverse affermazioni e testimonianze che non compaiono negli atti» contenute nel documentario e che getterebbero nuova luce sull’intera vicenda.

L’ipotesi sarebbe quella d’istigazione al suicidio da parte di Cantat ai danni di Rády. Nel documentario sono state raccolte testimonianze che raccontano come Rády avesse parlato delle violenze fisiche subite da Cantat pochi mesi dopo il loro riavvicinamento. A far parlare del documentario ha contribuito anche la testimonianza di Lio, cantante belga, molto famosa negli anni ’80 grazie a singoli come “Banana Split” e “Amoureux solitaires”. La donna ha ricostruito come all’epoca dei fatti denunciò pubblicamente Cantat come un uomo violento che era solito picchiare in maniera brutale le sue compagne. Il mondo musicale francese, però, si schierò in buona parte a difesa del musicista nonostante i suoi trascorsi giudiziari e Lio venne ostracizzata.

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