La città "provinciale" che si legge negli strilli dei quotidiani locali e quella internazionale e kitsch raffigurata nei souvenir turistici. Per capire davvero Venezia bisogna fermarsi davanti alle sue edicole.
Dopo più di 100 anni di attesa, la Senna è stata balneabile soltanto per un giorno
Nei tre punti balneabili del fiume è già stata issata di nuovo la bandiera rossa. Stavolta, però, la colpa è della pioggia.

Un giorno storico che è durato letteralmente solo per un giorno. La riapertura della Senna del 5 luglio ha coronato anni di sforzi per ripulire il fiume, con bagnanti di tutte le età che si sono tuffati per la prima volta da quando la balneazione è stata vietata più di 100 anni fa, nel 1923, sotto allo sguardo soddisfatto della sindaca di Parigi e della ministra dello Sport Marie Barsacq.
Un’esperienza che, però, purtroppo, è durata poco: le piogge di domenica hanno temporaneamente chiuso le tre aree balneabili e le bandiere rosse sono state issate per avvisare i potenziali bagnanti che la Senna era già off-limits a causa delle preoccupazioni sulla qualità dell’acqua provocate dal maltempo. Nei giorni di pioggia, infatti, fare il bagno diventa rischioso: il sistema fognario parigino di metà Ottocento spesso va in sovraccarico, facendo riversare nel fiume sia l’acqua piovana che quella di scarico. Per ridurre i rischi, le autorità cittadine hanno dichiarato che la Senna sarà controllata quotidianamente per verificare la presenza dei batteri fecali Escherichia coli (E. coli) ed enterococchi. Le bandiere (verde, arancione e rossa) informeranno i bagnanti ogni giorno sul livello di inquinamento dell’acqua.
Il ritorno alla balneazione è il risultato di un progetto di pulizia da 1,4 miliardi di euro legato alle Olimpiadi del 2024. Oltre ai tre bacini nei pressi della Tour Eiffel, di Notre-Dame e a Bercy, nella zona est di Parigi, sono in fase di valutazione altre aree di balneazione per il 2026, tra cui sull’Île Monsieur e sull’Île Saint-Denis. La sindaca Anne Hidalgo, che si era già tuffata l’anno scorso in occasione delle Olimpiadi, ha detto che far nuotare la gente nella Senna era un “sogno d’infanzia”. «È un giorno storico per Parigi e un segnale forte per il futuro delle nostre città: l’ecologia non è un lusso, è una necessità. E può essere anche un piacere», ha dichiarato, mostrando ai fotografi una bottiglia riempita con l’acqua del fiume.

I movimenti che vogliono rovinare il matrimonio di mr. Amazon non ce l'hanno solo, né tanto, con lui: il problema è ciò che Bezos rappresenta e il fatto che abbia deciso di venire a rappresentarlo proprio a Venezia.