Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.
Non è vero che non riusciamo a concentrarci per colpa di internet

Tra le tante disgrazie di cui ogni giorno incolpiamo l’internet, una delle più solide è certamente quella dell’essere diventati tutti dei pesci rossi, eternamente distratti e irrimediabilmente ridotti ad avere una capacità di concentrazione ormai ridotta all’osso. Le innumerevoli tab aperte, le notifiche di un messaggio di chat, un commento, un cuoricino, sembrano averci reso degli animali scarsamente in grado di fare una cosa, quella, e portarla a termine. A prescindere dal fatto che si tratti di leggere qualcosa online o no, di scrivere una mail, di scrivere questo articolo, ci interrompiamo tantissime volte e sempre di più di frequente. Una ricerca di Microsoft del 2015 aveva evidenziato che la nostra capacità attentiva si è ridotta da 12 secondi a 8, peggio del sopracitato pesce rosso. Dove andremo a finire per colpa di internet? Come faranno i bambini di oggi – corrotti per sempre dalla natività digitale – a rimanere concentrati sulle sudate carte di un esame universitario? Stiamo calmi, sembra non essere tutto perduto.
A dirlo è una nuova ricerca firmata Princeton e California-Berkeley University, che ha confrontato i cervelli degli esseri umani e delle scimmie scoprendo che in realtà la nostra attenzione si focalizza in blocchi di 250 micro-secondi. The Outline riporta anche la metafora con cui gli studiosi delle università hanno provato a spiegare questa capacità. Il nostro cervello è come un teatro dotato di una luce principale, ma anche di tante altre, per un’illuminazione d’insieme. L’illuminazione passa ciclicamente dall’“occhio di bue” (concentrazione su un singolo compito) a quella più diffusa (attenzione rivolta a ciò che ci accade attorno). Secondo Ian Fiebelkorn, il ricercatore a capo dello studio, non si tratta affatto di un problema da risolvere, anzi. «L’attenzione è un qualcosa di fluido, e l’essere umano lo è altrettanto. Essere fissati su un unico task eliminerebbe il nostro vantaggio evolutivo che ci ha permesso di essere sia concentrati su qualcosa di maggiormente complesso, sia su ciò che ci circonda».

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.