Complici professionisti esperti di look e tendenze, gli attori, i cantanti e le celebrità in cerca di un posto al sole hanno trovato nuovi panni per cavalcare il momento, di solito pochi e succinti.
Nel nuovo Assassin’s Creed si possono uccidere le persone ma non gli animali
Anzi, gli animali si possono adottare e allevare, e c'è anche la possibilità di passare tutto il tempo ad accarezzarli.

Lo scorso 20 marzo è uscito il nuovo capitolo nella saga videoludica di Assasin’s Creed, sottotitolato Shadows e ambientato nel Giappone del periodo Sengoku. A detta di Ubisoft, sviluppatore e distributore del gioco, questo Assassin’s Creed sta andando molto bene, ha venduto tante copie, è stato recensito positivamente e, soprattutto, i giocatori hanno apprezzato una novità inserita nel gameplay di questo titolo: l’impossibilità di uccidere e ferire gli animali. Non dovrebbe esserci bisogno di precisarlo, visto che parliamo di un videogioco con la parola “assassino” nel titolo, ma per sicurezza: la possibilità di ferire e uccidere gli esseri umani invece resta.
In un’intervista concessa a Kotaku, il direttore creativo di Shadows ha spiegato perché si è deciso di introdurre questa novità. Drumont ha detto che i motivi della scelta sono fondamentalmente due. Il primo ha a che vedere con l’accuratezza storica: nel Giappone del periodo Sengoku gli animali pericolosi per l’uomo era pochi e gli incontri tra questi animali e le persone piuttosto rari, soprattutto nei pressi dei centri abitati. Dare la possibilità di aggredire e uccidere questi animali, dunque, secondo Drumont sarebbe stato venir meno al tentativo di creare un’esperienza storicamente verosimile.
If you’re not placing 20+ dogs in your hideout… what are you even doing? 🤷#AssassinsCreedShadows pic.twitter.com/o4fKE1BrAW
— Assassin’s Creed (@assassinscreed) April 19, 2025
Il secondo motivo, invece, ha a che vedere con un cambiamento che si inizia ad avvertire (si avverte da tempo, in realtà, ma in nicchie del mondo videoludico infinitamente più piccole dell’impero Ubisoft) tra i videogiocatori. In tanti trovano ormai obsoleta la violenza come principale meccanica di gioco attraverso la quale raccogliere le risorse necessarie a proseguire il gioco stesso. Drumont ha spiegato che questo titolo della saga di Assassin’s Creed era l’ideale per provare a introdurre meccaniche di gioco più zen, così le ha definite. Invece di andare a caccia, gli animali si possono accarezzare, adottare, osservare, allevare, facendosi aiutare da loro in vari modi. Uno su tutti è stato molto apprezzato dai giocatori: dopo una lunga e difficile missione, è bello tornare nel proprio rifugio segreto e prendersi un po’ di tempo per giocare con gli animali.