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22:24 mercoledì 17 settembre 2025
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.
Ci sono anche Annie Ernaux e Sally Rooney tra coloro che hanno chiesto a Macron di ripristinare il programma per evacuare scrittori e artisti da Gaza E assieme a loro hanno firmato l'appello anche Abdulrazak Gurnah, Mathias Énard, Naomi Klein, Deborah Levy e molti altri.
Per Tyler Robinson, l’uomo accusato dell’omicidio di Charlie Kirk, verrà chiesta la pena di morte  La procura lo ha accusato di omicidio aggravato, reato per il quale il codice penale dello Utah prevede la pena capitale. 
Una editorialista del Washington Post è stata licenziata per delle dichiarazioni contro Charlie Kirk Karen Attiah ha scoperto di essere diventata ex editorialista del giornale proprio dopo aver fatto sui social commenti molto critici verso Kirk.
In Nepal hanno nominato una nuova Presidente del Consiglio anche grazie a un referendum su Discord Per la prima volta nella storia, una piattaforma pensata per tutt'altro scopo ha contribuito all'elezione di un Primo ministro.
Amanda Knox è la prima ospite della nuova stagione del podcast di Gwyneth Paltrow Un’intervista il cui scopo, secondo Paltrow, è «restituire ad Amanda la sua voce», ma anche permetterle di promuovere il suo Substack.
Luigi Mangione non è più accusato di terrorismo ma rischia comunque la pena di morte L'accusa di terrorismo è caduta nel processo in corso nello Stato di New York, ma è in quello federale che Mangione rischia la pena capitale.

La fotografia di Assad in costume da bagno è diventata uno dei simboli della caduta di Aleppo

06 Dicembre 2024

È ormai destino che ogni volta vada a finire così, che ogni momento storico finisca cristallizzato in un meme. Nella memoria collettiva, cosa resterà della presa di Aleppo da parte dei ribelli che combattono contro il governo di Bashar al-Assad? Resterà una foto, ma non una come quelle che si stanno scattando in questi giorni in Georgia né una di quelle che hanno segnato la storia del Novecento. Resterà una foto, che è già diventata meme: ritrae un giovane Assad in costume da bagno, in compagnia di un gruppo di amici, impegnato in una gita in barca al mare/al lago/al fiume.

Stando alle ricostruzioni giornalistiche, la foto è stata trovata dai ribelli che lunedì 2 dicembre hanno fatto irruzione nell’ex residenza di Assad ad Aleppo, la seconda più grande città della Siria, recentemente riconquistata in un assalto guidato dai miliziani di Hayat Tahrir al-Sham. L’ingresso dei ribelli nel palazzo è stato ripreso e trasmesso dagli stessi ribelli (qui ne potete vedere una parte): è in quel momento che uno dei miliziani avrebbe trovato in una stanza una serie di vecchie foto di Assad in compagnia di familiari e amici. Da lì a ritrovarsi nel feed social un giovane Assad a petto nudo e con addosso un costume slip è stato un attimo.

Ma mentre internet si diverte a paragonare l’Assad ritratto in quella foto al mostruoso Offspring di Alien: Romulus, in Siria la guerra civile è ricominciata – non è mai finita, in realtà – e gli scontri si fanno sempre più duri ogni giorno che passa. Hayat Tahrir al-Sham – considerata un’organizzazione terroristica da Unione Europea, Regno Unito, Stati Uniti e Canada – avanza, l’obiettivo adesso è arrivare a Damasco, prendere la città, rovesciare il governo Assad. Quest’ultimo, forte anche del sostegno di Russia e Iran, continua a dirsi sicuro che le forze armate respingeranno anche questo attacco dei ribelli e porranno fine, stavolta definitivamente, alla guerra civile. Una guerra che, dal marzo 2011 a oggi, ha causato più di 300 mila morti tra i civili e costretto sei milioni e mezzo di persone a fuggire all’estero, sperando di essere accolte come rifugiati.

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