Hype ↓
09:15 mercoledì 3 dicembre 2025
Anche stavolta il premio di Designer of the Year l’ha vinto Jonathan Anderson È la terza volta consecutiva, stavolta ha battuto Glenn Martens, Miuccia Prada, Rick Owens, Martin Rose e Willy Chavarria.
L’Oms ha detto che i farmaci come Ozempic dovrebbero essere disponibili per tutti e non solo per chi può permetterseli Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, in futuro bisognerà garantire l'accesso a questi farmaci a chiunque ne abbia bisogno.
Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia Le tracce sono comparse a sorpresa e sarebbero state ispirate da una vacanza italiana del musicista, intristito dalla pioggia autunnale.
Il sindaco di Pesaro si è dovuto scusare perché ha coperto di ghiaccio la statua di Pavarotti per far spazio a una pista di pattinaggio Ma ha pure detto che Pavarotti resterà "congelato" fino a dopo l'Epifania: spostare la statua o rimuovere la pista sarebbe troppo costoso.
Siccome erano alleati nella Seconda guerra mondiale, la Cina vuole che Francia e Regno Unito la sostengano anche adesso nello scontro con il Giappone Indispettita dalle dichiarazioni giapponesi su Taiwan, la diplomazia cinese chiede adesso si appella anche alle vecchie alleanze.
È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop Si è spento a ottantotto anni uno dei drammaturghi inglesi più amati del Novecento, che ha modernizzato Shakespeare al cinema e a teatro.
La tv argentina ha scambiato Gasperini per il truffatore che si era travestito da sua madre per riscuoterne la pensione Un meme molto condiviso sui social italiani è stato trasmesso dal tg argentino, che ha scambiato Gasperini per il Mrs. Doubtfire della truffa.
La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.

Costruire e ricostruire

Vincenzo Latina e Francisco Mangado, ospiti di MADE Expo, confrontano la loro visione del progetto, tra architettura sociale e recupero dei beni culturali.

13 Marzo 2017

«L’unica aspirazione dell’architettura è diventare buona archeologia» dice a un certo punto il professor Vincenzo Latina durante la sua lectio magistralis organizzata da Archmarathon Selections in occasione dell’ottava edizione di MADE expo, la fiera biennale che si è svolta a Rho dall’8 all’11 marzo. Quello di Latina è il primo dei due interventi con cui Archmarathon, concorso internazionale di architettura che ha debuttato nel 2014, ha scelto di celebrare la sua terza edizione, premiando i quattordici nuovi progetti che passeranno direttamente all’Archmarathon 2018, la cui finale si terrà a Milano, città che punta a diventare sempre più polo aggregatore di tutto ciò che è legato alla costruzione, dal design all’edilizia.

Subito dopo l’architetto Italiano vincitore nel 2015 del premio assegnato dal Cnapcc (Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori), è toccato allo spagnolo Francisco Mangado, vincitore del Berlin Art Prize 2017 per l’architettura: entrambi si sono interrogati sul ruolo dell’architetto e sul significato di progettare e costruire oggi, offrendo due prospettive in qualche modo complementari.

Vincenzo Latina, professore di Composizione architettonica e urbanistica all’Università di Catania, autore del Padiglione di accesso agli scavi dell’Artemision di Siracusa e vincitore del concorso per la riconversione delle due gru monumentali che si stagliano nel porto di Palermo, è conosciuto per i suoi interventi sul costruito storico, che si concentrano in particolare sul territorio siciliano. Progettista colto, racconta di come l’attenzione alla trasformazione urbana e al dialogo compositivo tra gli elementi architettonici, vecchi e nuovi, sia sempre il motore primo per costruire – e lasciare così in eredità alle generazioni future – la buona archeologia di cui sopra. È un lavoro di integrazione costante e rigoroso, che coinvolge tanto la salvaguardia dei beni culturali quanto la rifunzionalizzazione di tutti quegli edifici e simulacri spesso inutilizzati, proprio come le gru del porto di Palermo, di cui l’Italia è disseminata: la qualità del progetto è innanzitutto nell’idea stessa che è alla base della “ri”costruzione, che non deve mai, secondo Latina, sovrapporsi alla natura di ciò che già esiste ma piuttosto ampliarne il senso originario e adattarlo alla contemporaneità. Impresa di certo non facile, come le molte polemiche legate agli interventi architettonici sui monumenti dimostrano (si pensi ad esempio al concorso per la copertura dell’Arena di Verona, cui lo studio di Latina ha partecipato classificandosi secondo dietro lo studio berlinese tanto vituperato da Vittorio Sgarbi).

_MG_9404-copia-bis-nuova 2

Francisco Mangado ha invece insistito sulla funzione sociale del costruire: «Viviamo in un periodo storico in cui l’oggetto architettonico sembra essere più importante dei suoi contenuti (…) Il mondo dell’edonismo architettonico crea una falsa bellezza, superficiale, nella quale qualsiasi cosa vale», ha detto in apertura del suo intervento. Il suo approccio punta sempre alla dissoluzione del nuovo nell’ambiente circostante e all’armonia dell’interazione degli elementi e della loro funzione specifica. Tra le opere di Mangado ricordiamo le sistemazioni di Plaza de Carlos II e di Plaza de los Fueros a Estella, una clinica a Iturrama, il capannone di stoccaggio Marco Real a Olite, il teatro di Estella, ottenuto dalla conversione di un’antica chiesa, vari complessi residenziali a Mendillorri e dintorni, il centro culturale di Olite, il golf club di Zuasti, il centro sanitario San Juan e l’auditorium, entrambi a Pamplona.

Nato a Navarra nel 1957, Mangado è stato Guest Professor ad Harvard e Eero Saarinen Visiting Professor a Yale. Dal 1982 è docente presso la Scuola di Architettura di Pamplona. Per aver ideato il Padiglione della Spagna all’Expo di Saragozza del 2008, nel 2009 ha ricevuto il premio García Mercadal e il Premio Nazionale di Architettura del Consiglio Nazionale della Spagna delle Associazioni degli architetti, mentre nel 2011 e nel 2012 ha ricevuto il prestigioso International Architecture Award rispettivamente per il Centro congressi di Avila e l’Auditorium comunale di Teulada (Spagna). La sostenibilità architettonica e ambientale è alla base dei suoi progetti così come la predilezione per i materiali naturali, in particolare per il legno. Conclude Mangado: «L’obiettivo dell’architettura dev’essere innanzitutto sociale: trasformare la realtà in un senso utile per il maggior numero di persone possibile e non essere un mero esercizio estetico o un’immagine».

Nelle immagini: il Museo archeologico di  Álava, Vitoria-Gasteiz (progetto di Francisco Mangado) e il padiglione del Museo Artemision a Siracusa (Vincenzo Latina).
Articoli Suggeriti
Secondo Guillermo del Toro persino Frankenstein può essere bello, amare ed essere amato

Contrariamente al romanzo, la Creatura del film non è affatto l’“abominio” descritto da Shelley, anzi. Ma questa non è l'unica libertà che Del Toro si è preso.

Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia

Le tracce sono comparse a sorpresa sulla piattaforma e sarebbero state ispirate a una vacanza italiana fatta con la sua compagna.

Leggi anche ↓
Secondo Guillermo del Toro persino Frankenstein può essere bello, amare ed essere amato

Contrariamente al romanzo, la Creatura del film non è affatto l’“abominio” descritto da Shelley, anzi. Ma questa non è l'unica libertà che Del Toro si è preso.

Aphex Twin ha caricato a sorpresa su SoundCloud due nuovi brani ispirati a una vacanza in Sicilia

Le tracce sono comparse a sorpresa sulla piattaforma e sarebbero state ispirate a una vacanza italiana fatta con la sua compagna.

È morto Tom Stoppard, sceneggiatore premio Oscar che ha reso Shakespeare pop

Noto al grande pubblico come vincitore di un Oscar e di un Golden Globe per la sceneggiatura di Shakespeare in Love.

A Sanremo tiferemo per Sayf

Padre italiano, madre tunisina, una vita tra Rapallo e Genova, non riesce a scegliere chi preferisce tra Bob Marley e Fabrizio De André, ma soprattutto è una delle più interessanti novità del rap italiano: la nostra intervista, per arrivare preparati al Festival.

La parola dell’anno per l’Oxford English Dictionary è rage bait

Si traduce come "esca per la rabbia" e descrive quei contenuti online il cui scopo è quello di farci incazzare e quindi interagire.

A giudicare dai nomi in gara, Carlo Conti vuole che Sanremo 2026 piaccia soprattutto ai giovani

Tanti nomi emergenti, molto rap e veterani al minimo: è questo il trend di Sanremo 2026, pensato per un pubblico social e under trenta.