Hype ↓
03:42 venerdì 19 settembre 2025
Tutte le recensioni di Una battaglia dopo l’altra di Paul Thomas Anderson dicono la stessa cosa: è un capolavoro Il film, con protagonista Leonardo DiCaprio, arriverà nelle sale cinematografiche italiane il 25 settembre.
Siccome una creator l’ha “accusata” di essere transgender, Brigitte Macron mostrerà in tribunale il suo Dna per dimostrare di essere nata donna E vincere così la causa per diffamazione contro Candace Owens, creator dell'alt-right Usa che sostiene che la Première dame abbia cambiato sesso.
Israele vuole cancellare la sua versione degli Oscar perché ha vinto un film che parla di un ragazzino palestinese Anche perché, vincendo, The Sea è automaticamente candidato a rappresentare Israele agli Oscar quelli veri.
Il candidato della Francia all’Oscar per il Miglior film internazionale è un film ambientato in Iran, che parla di Iran e diretto da un iraniano Dalla Palma d’Oro a Cannes alla candidatura francese agli Oscar, il viaggio di Jafar Panahi attraverso le crepe della politica e del cinema
Sulla tv del ministero della Difesa russo c’è uno show fatto con l’AI che trolla i politici stranieri Macron con i bigodini rosa, Trump che parla di gabinetti dorati, von der Leyen in versione soviet: questo il meglio che la "satira" russa offre.
Il late show di Jimmy Kimmel è stato sospeso per dei commenti di Kimmel su Charlie Kirk Commenti che però Jimmy Kimmel non ha mai fatto.
Nel nuovo film di Carlo Verdone ci sarà anche Karla Sofía Gascón, la protagonista caduta in disgrazia di Emilia Pérez La notizia ha permesso a Scuola di seduzione di finire addirittura tra le breaking news di Variety.
Enzo Iacchetti che urla «Cos’hai detto, stronzo? Vengo giù e ti prendo a pugni» è diventato l’idolo di internet Il suo sbrocco a È sempre Cartabianca sul genocidio a Gaza lo ha fatto diventare l'uomo più amato (e memato) sui social.

La vera ragione per cui l’Arabia saudita lascia guidare le donne

28 Settembre 2017

Una delle notizie di politica internazionale più discussa in questi giorni è che l’Arabia saudita ha revocato la legge che proibisce alle donne di guidare. L’annuncio ha ottenuto ampio risalto, anche sui media italiani, perché si tratta di una proibizione che, specie all’estero, era diventata un simbolo dell’oppressione delle donne nel Paese del Golfo, dove vige una versione dell’Islam sunnita particolarmente conservatore, il Wahhabismo. Tuttavia, come spiega una scheda di Katie Paul e Andrew Torchia per la Reuters, la revoca di questa legge – revoca che diventerà effettiva soltanto a partire dalla prossima estate – avrà anche importanti conseguenze economiche, tanto che i due autori non esitano a ipotizzare che la ragione principale del cambiamento sia proprio questo: dare un boost all’economia delle famiglie della casse media.

In Arabia Saudita, scrivono Paul e Torchia, vivono circa un milione e mezzo di lavoratori stranieri impiegati come autisti. Un autista riceve in media uno stipendio di 500 dollari al mese: non è molto da pagare per le famiglie ricche o del ceto medio alto, però per le famiglie di classe media e medio-bassa è una voce di spesa non indifferente. Incidentalmente, è anche una spesa di cui non si può fare a meno, visto che le donne hanno bisogno di un autista per spostarsi. «La disponibilità di spesa delle famiglie salirà quando potranno fare a meno degli autisti», stimano i due autori. Che citano anche un’economista di Abu Dhabi, Monica Malik, che spiega: «L’eliminare l’autista di famiglia, sarà un boost per le finanze delle famiglie di classe media e medio-bassa».

Secondo gli analisti più ottimisti, infatti, la revoca del divieto di guida potrebbe contribuire anche ad aumentare la partecipazione delle donne alla forza lavoro, sebbene altri fanno notare che la cultura estremamente conservatrice saudita resta un ostacolo (infatti il cambiamento non tocca la legge sul “guardiano maschio” che obbliga le donne a chiedere il permesso di padri, mariti o persino dei figli adulti per fare qualsiasi cosa). Un altro dato importante è che… molti autisti resteranno disoccupati. Per l’economia saudita tuttavia potrebbe essere un guadagno, nota la Reuters, perché la maggior parte del soldi guadagnati in questo modo vengono spediti alle famiglie all’estero, dunque escono dal circolo dell’economia locale.

Leggi anche ↓

L’attivista palestinese che ha lavorato a No Other Land è stato ucciso da un colono israeliano

Maestro e attivista, Odeh Muhammad Hadalin aveva aiutato i registi del documentario premio Oscar a girare il loro film a Masafer Yatta.

Sam Altman ha detto che a differenza dell’avvocato e del terapeuta, Chat GPT non ha l’obbligo del segreto professionale

Quello che le diciamo non si può cancellare e potrebbe essere usato in tribunale.

Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero