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04:13 mercoledì 2 luglio 2025
L’Unione Europea ha stabilito che sapere quanto guadagnano i propri colleghi è un diritto Lo ha fatto con una direttiva che l’Italia deve recepire entro il 2026. L'obiettivo è una maggiore trasparenza e, soprattutto, contribuire alla diminuzione del gap salariale tra uomini e donne.
Grazie all’accordo tra Netflix e la Nasa ora si potrà fare binge watching anche dell’esplorazione spaziale Il servizio di streaming trasmetterà in diretta tutta la stagione dei lanci spaziali, comprese le passeggiate nello spazio degli astronauti.
Gli asini non sono affatto stupidi e se hanno questa reputazione è per colpa del classismo Diverse ricerche hanno ormai stabilito che sono intelligenti quanto i cavalli, la loro cattiva fama ha a che vedere con l'associazione alle classi sociali più umili.
In Turchia ci sono proteste e arresti per una vignetta su Maometto pubblicata da un giornale satirico Almeno, secondo le autorità e i manifestanti la vignetta ritrarrebbe il profeta, ma il direttore del giornale ha spiegato che non è affatto così.
Una delle band più popolari su Spotify nell’ultimo mese è un gruppo psych rock generato dall’AI Trecentomila ascoltatori mensili per i Velvet Sundown, che fanno canzoni abbastanza brutte e soprattutto non esistono davvero.
A Bologna hanno istituito dei “rifugi climatici” per aiutare le persone ad affrontare il caldo E a Napoli un ospedale ha organizzato percorsi dedicati ai ricoveri per colpi di calore. La crisi climatica è una problema amministrativo e sanitario, ormai.
Tra i contenuti speciali del vinile di Virgin c’è anche una foto del pube di Lorde Almeno, secondo le più accreditate teorie elaborate sui social sarebbe il suo e la fotografia l'avrebbe scattata Talia Chetrit.
Con dei cori pro Palestina e contro l’IDF, i Bob Vylan hanno scatenato una delle peggiori shitstorm della storia di Glastonbury Accusati di hate speech da Starmer, licenziati dalla loro agenzia, cancellati da Bbc: tre giorni piuttosto intensi, per il duo.

L’app che ti notifica quando devi smettere di bere

18 Luglio 2017

Chi ha bisogno di un’app che prende le parti di un genitore pedante e apprensivo? Forse un po’ tutti, almeno in quelle serate in cui ci ritroviamo a bere più di quanto avevamo preventivato, con tutti i notissimi effetti collaterali del caso. Per fortuna, un team di ricercatori della Victoria University, in Australia, è venuto in nostro soccorso: Named Mobile Intervention for Drinking in Young People (Midy, per gli amici) è parte di un più ampio progetto istituzionale australiano per sensibilizzare i più giovani a un consumo responsabile di alcol.

Midy ha un funzionamento piuttosto semplice: ogni ora invia ai poveri utenti un breve questionario in cui viene chiesto loro di valutare il loro consumo di alcolici, la loro spesa, il luogo in cui si trovano e come si sentono. Dopo aver fornito i dati, chi usa l’app riceve un messaggio testuale customizzato modellato su frasi come “A che ora pensi di tornare a casa?” o “Domani vai al lavoro?”, incoraggiando il malcapitato a moderare le sue alzate di gomito. Dopo che un programma di prova ha ricevuto un sorprendente 89% di risposte ai questionari, un progetto della durata di due anni promosso dalla Victoria University ora terrà sott’occhio l’impatto effettivo della nuova applicazione. La cui idea, in realtà, non è nemmeno nuovissima secondo Vice: esistono già diverse app che si prefiggono il difficile tentativo di combattere l’alcolismo, come AlcoChange (già).

Immagine in evidenza Getty Images
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