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02:34 giovedì 11 settembre 2025
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.
OpenAI vuole portare il suo primo film animato fatto tutto con l’intelligenza artificiale al prossimo Festival di Cannes Si intitola Critterz, è già in corso di realizzazione, ma il progetto di presentarlo a Cannes appare molto difficile.
Dopo due anni di prove, EssilorLuxottica ha deciso di introdurre la settimana lavorativa corta Le sperimentazioni fatte fin qui hanno dato ottimi risultati, e ora l'azienda sembra intenzionata a cambiare definitivamente modello di produzione
La vita e la carriera del giovane Gigi D’Alessio diventeranno un film Il biopic si intitolerà Solo se canti tu e a interpretare D'Alessio sarà Matteo Paolillo, meglio noto come Edoardo Conte di Mare fuori.
Migliaia di registi, attori, sceneggiatori e lavoratori del cinema hanno firmato un appello per boicottare l’industria cinematografica israeliana Tra questi anche Yorgos Lanthimos, Olivia Colman, Tilda Swinton, Javier Bardem, Ayo Edebiri, Riz Ahmed e Josh O’Connor.
Il tentativo del governo nepalese di vietare i social è finito con 19 morti, le dimissioni del Presidente del Consiglio e il Parlamento in fiamme In 48 ore il Paese è piombato nel caos, il governo è stato costretto a fare marcia indietro e a chiedere pure scusa.
Una giornalista italiana ha scatenato un putiferio per non aver coinvolto Ayo Edebiri in una domanda su MeToo e Black Lives Matter Argomenti sui quali ha preferito interpellare Julia Roberts e Andrew Garfield, gli altri due protagonisti di questa intervista a tre fatta durante la Mostra del cinema di Venezia.

Andare a morire su Marte

12 Febbraio 2015

Lo studente di fisica britannico che intende lasciare una speciale eredità alla razza umana; il giovane dottore mozambicano che pensa che questo mondo non sia un buon posto per vivere, o almeno non più; la ragazza nata in Iraq, poi migrata negli Stati Uniti, che dice «non ho bisogno dell’amore». Sono tre dei candidati (inseriti nell’ultima shortlist) a prendere parte a Mars One, la prima missione di colonizzazione umana su Marte, pensata nel 2011 e progettata per partire nel 2025.

Mars One si è proposta di selezionare un team di quattro astronauti “dilettanti” attraverso una semplice bando (“Chi vuole andare su Marte?” – 200.000 candidature) e di mandarli in orbita dopo un addestramento di dieci anni. Il viaggio verso Marte durerà, secondo i calcoli, 7 mesi, mentre quello di ritorno, beh, quello di ritorno non ci sarà. L’unico modo per rendere il viaggio realizzabile a costi sostenibili (per modo di dire: si stima una spesa di 5 miliardi di Euro) è la formula sola andata: così i quattro pionieri non potranno mai tornare indietro, si imbarcheranno su una sorta di viaggio-suicidio.

In questo video realizzato dal Guardian conosciamo tre candidati. La domanda più frequente che il giornalista pone loro è a proposito del sesso e sull’astinenza: su Marte, infatti, non si potranno avere rapporti. Una delle tante piccole ma enormi micce psicologiche di una traversata spaziale unica. Non mancano risvolti più controversi: dalla volontà di ripagare parte dei costi attraverso la creazione di un reality che documenterà la colonizzazione umana del pianeta rosso, all’avvertimento del Massachussetts Institute of Technology: secondo i loro ultimi studi, i calcoli di Mars One sono sbagliati, e i coloni potrebbero sopravvivere soltanto per due mesi, prima di morire di asfissia a causa dell’ossigeno “rubato” dalle piante.

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