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04:12 venerdì 17 ottobre 2025
Oltre alle bandiere di One Piece, nelle proteste in Usa è spuntato un altro strano simbolo: i costumi gonfiabili da animale Costumi da rana, da dinosauro, da unicorno: se ne vedono diversi in tutte le città in cui si protesta con Trump e contro l'Ice.
Secondo Christopher Nolan, non c’è un attore che quest’anno abbia offerto un’interpretazione migliore di The Rock in The Smashing Machine Quello del regista è il più importante endorsement ricevuto da The Rock nella sua rincorsa all'Oscar per il Miglior attore protagonista.
Dopo 65 anni di pubblicazione, Il Vernacoliere chiude ma non esclude il ritorno Lo ha annunciato su Facebook il fondatore e direttore Mario Cardinali, che ha detto di essere «un po' stanchino» e spiegato la situazione di crisi del giornale.
Nel cinema non si è mai vista una campagna promozionale come quella di Bugonia Tra siti cospirazionisti e cartelloni vandalizzati, il marketing per il lancio del nuovo film di Yorgos Lanthimos è uno dei più azzeccati degli ultimi anni.
Londra è la città europea che sta battendo ogni record in fatto di telefoni rubati Solo nel 2024 ne sono stati rubati più di 80 mila, la maggior parte dei quali rivenduti poi sul mercato nero internazionale.
È morto Drew Struzan, l’illustratore che ha disegnato le locandine di moltissimi successi di Hollywood Star Wars, Indiana Jones, Ritorno al futuro, E.T, Blade Runner, I Goonies, La cosa: la locandina che vi viene in mente pensando a questi film l'ha disegnata lui.
I lettori di Jia Tolentino non hanno preso bene la sua collaborazione con Airbnb Sia gli ammiratori che i detrattori sono rimasti molto delusi dalla sua decisione di lavorare con un'azienda come Airbnb.
Nella nuova campagna Moncler c’è la reunion di Al Pacino e Robert De Niro Si chiama Warmer Together e vuole celebrare «le emozioni e il calore dello stare insieme».

Due persone si stanno litigando la paternità dell’immagine “All Eyes On Rafah”

04 Giugno 2024

Della storia dell’immagine “All Eyes On Rafah”, e di come grazie all’AI è diventata virale su Instagram avevamo già parlato qui. La settimana scorsa, dopo la strage del campo profughi di Rafah, l’immagine è stata condivisa circa 50 milioni di volte. Inizialmente, in pochi si sono chiesti chi l’avesse realizzata: non solo perché si tratta di un’immagine creata con l’intelligenza artificiale, un campo in cui il concetto di autore è decisamente problematico, un po’ perché la priorità, in quei giorni, era condividere la propria posizione rispetto al massacro appena avvenuto e mostrarsi uniti (almeno sui social) nel sostenere la causa palestinese. Un’unità che in realtà si è quasi subito spezzata: diversi attivisti hanno spiegato perché limitarsi a condividere proprio quell’immagine, priva di reali informazioni sulla strage appena avvenuta, non fosse la cosa giusta da fare.

In effetti, a dimostrazione che l’immagine non dice molto di quanto è successo a Rafah, c’è il racconto della sua genesi. Zila Abka, insegnante di scienze di 39 anni e appassionata di intelligenza artificiale, oltre che attivista filo-palestinese, ha raccontato a Npr di averla creata con Microsoft Image Creator a febbraio. Voleva realizzare un’opera d’arte politica che raffigurasse i rifugiati nei campi nella città di Rafah, a Gaza, usando l’espressione “All Eyes On Rafah”, diventata popolare tra i sostenitori della Palestina dopo che un rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità l’aveva usata per attirare l’attenzione sulla situazione nella regione dove sono fuggiti centinaia di migliaia di sfollati. Dopo averla realizzata ha aggiunto due watermark: uno che indicava che l’immagine era generata dall’intelligenza artificiale; un altro con il suo nome. E poi, il 14 febbraio, ha condiviso il post nella sua lingua, il malese, sul gruppo Facebook Prompters Malaya, frequentato da 250 mila persone, per lo più malesi, che condividono arte generata dall’intelligenza artificiale, a volte sulla guerra a Gaza.

È lì che deve averla vista Amirul Shah, Shahv4012 su Instagram, il giovane fotografo malese che, secondo la ricostruzione di Npr, dopo il massacro di Rafah avrebbe eliminato i watermark di Abka, allungato l’immagine sopra e sotto con un prompt apposito (aggiungendo quelle strane montagne innevate), aggiunto un altro watermark e pubblicato la storia nel template di Instagram che permette di ricondividerla molto facilmente. È da lì che la storia è diventata virale, ricondivisa anche da Bella Hadid e Dua Lipa. Ed è lì che Zila Abka l’ha vista, riconoscendo immediatamente la sua immagine. Npr ha provato a parlare con Amirul Shah, ma lui ha negato di aver modificato un’immagine già fatta, sostenendo di averla creata dal nulla (Npr ha provato a generare da zero immagini simili usando lo stesso programma, per capire se fosse possibile: la risposta è no, le immagini risultano molto diverse da quella creata da Abka). Di fronte alle domande insistenti del giornalista di Npr, Amirul Shah, che al momento ha 37 mila follower su Instagram, ha risposto bloccandolo.

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