Bullettin ↓
16:16 domenica 22 giugno 2025
Sia Israele che l’Iran hanno già messo al sicuro il loro patrimonio artistico Il problema è quella parte del patrimonio dei due Paesi che non può essere spostata. Solo in Iran ci sono 28 siti Unesco impossibili da proteggere.
Le notifiche del telefono fanno male e adesso c’è anche una ricerca che lo dimostra Si chiama alert fatigue e tante persone hanno già deciso come affrontarla: disattivando tutte le notifiche, sempre.
Il sindaco di Budapest ha detto che il Pride in città si farà nonostante il divieto di Orbán «Il Municipio di Budapest organizzerà il Budapest Pride il 28 giugno come evento cittadino. Punto», le sue parole.
Francis Kaufmann/Rexal Ford ha ricevuto quasi un milione di euro dal Ministero della Cultura per girare un film che non ha mai girato Lo ha rivelato un'inchiesta di Open: l'uomo è riuscito ad accedere ai fondi del tax credit, senza mai girare nemmeno una scena.
Skims sta inviando soldi via PayPal a centinaia di clienti senza dare alcuna spiegazione Tutto è cominciato con un tiktok, a cui ne sono seguiti decine e decine. Adesso, gli investigatori di internet stanno cercando di svelare il mistero.
La storia della chiusura del Museo del Fumetto di Milano non è andata proprio come si era inizialmente raccontato Un articolo di Artribune ha svelato che nella chiusura c'entrano soprattutto mancati pagamenti e gestione inefficace, non la cattiveria del Comune.
David Fincher vuole salvare Mindhunter trasformandola in una trilogia di film Lo ha rivelato l'attore Holt McCallany, uno dei due protagonisti della serie. A suo dire, ci sarebbero degli sceneggiatori già al lavoro.
Una delle analisi più sensate della guerra tra Israele e Iran l’ha fatta Jafar Panahi su Instagram Il regista ha postato un lungo messaggio, in cui condanna sia il governo israeliano che il regime iraniano.

Africa rossa

Immagini da una mostra a Londra che raccontano l'affascinante rapporto tra Unione sovietica e Africa post-coloniale.

08 Marzo 2016

Un’interessante mostra alla Calvert 22 di Londra, inaugurata il 4 febbraio, racconta attraverso materiali fotografici e video il rapporto controverso e in fondo poco esplorato tra Unione sovietica e Paesi africani (di cui presentiamo qui alcune immagini).

Il celeberrimo dossier Mitrokhin conosciuto in Italia per altre e più interne ragioni ha rivelato l’opera di infiltrazione che lo spionaggio sovietico operò in epoca post-coloniale. Il Kgb lavorò inizialmente, anche attraverso investimenti in denaro, nelle ex-colonie francesi della Guinea e del Mali, mentre governi comunisti salirono al potere in Angola, Mozambico ed Etiopia nel 1974.

Il Paese in cui i rapporti con l’Urss si sono rivelati più forti e fecondi è stato però il Sudafrica, dove il partito comunista locale ha dato all’Arican National Congress, oggetto peraltro di finanziamenti da parte russa, numerosi esponenti, tra cui il presidente MbeKi, successore di Mandela.

In un articolo sulla mostra scritto dalla storica Julia Lovell per l’Economist si sottolinea come l’esibizione non riesca a costruire «una narrazione chiara e lineare della storia del comunismo in Africa, omettendo una larga parte delle vicende», tuttavia mette insieme una mole sufficiente di immagini affascinanti in grado di coinvolgere lo spettatore con questa sorprendente e importante storia che offre anche una chiave interpretativa per capire l’Africa del presente.

Red Africa. A season on the legacy of cultural relationships between Africa, the Soviet Union and related countries during the Cold War (4 Feb — 3 Apr 2016, Calvert 22 Foundation)

Articoli Suggeriti
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

Leggi anche ↓
Ripensare tutto

Le storie, le interviste, i personaggi del nuovo numero di Rivista Studio.

Il surreale identikit di uno degli autori dell’attentato a Darya Dugina diffuso dai servizi segreti russi

La Nasa è riuscita a registrare il rumore emesso da un buco nero

Un algoritmo per salvare il mondo

Come funziona Jigsaw, la divisione (poco conosciuta) di Google che sta cercando di mettere la potenza di calcolo digitale del motore di ricerca al servizio della democrazia, contro disinformazione, manipolazioni elettorali, radicalizzazioni e abusi.

Odessa ex città aperta

Reportage dalla "capitale del sud" dell'Ucraina, città in cui la guerra ha imposto un dibattito difficile e conflittuale sul passato del Paese, tra il desiderio di liberarsi dai segni dell'imperialismo russo e la paura di abbandonare così una parte della propria storia.

Assediati dai tassisti

Cronaca tragicomica di come non sia possibile sfuggire alla categoria più temuta e detestata del Paese.