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10:22 lunedì 1 dicembre 2025
I dazi turistici sono l’ultimo fronte nella guerra commerciale tra Stati Uniti ed Europa Mentre Trump impone agli stranieri una maxi tassa per l'ingresso ai parchi nazionali, il Louvre alza il prezzo del biglietto per gli "extracomunitari".
Papa Leone XIV ha benedetto un rave party in Slovacchia in cui a fare da dj c’era un prete portoghese Il tutto per festeggiare il 75esimo compleanno dell'Arcivescovo Bernard Bober di Kosice.
I distributori indipendenti americani riporteranno al cinema i film che non ha visto nessuno a causa del Covid Titoli molto amati da critici e cinefili – tra cui uno di Sean Baker e uno di Kelly Reichardt – torneranno in sala per riprendersi quello che il Covid ha tolto.
La presidente della Tanzania Samia Suluhu Hassan ha nominato il nuovo governo e ha fatto ministri tutti i membri della sua famiglia In un colpo solo ha sistemato due figlie, un nipote, un genero, un cognato e pure un carissimo amico di famiglia.
Sally Rooney ha detto che i suoi libri potrebbero essere vietati in tutto il Regno Unito a causa del suo sostegno a Palestine Action E potrebbe addirittura essere costretta a ritirare dal commercio i suoi libri attualmente in vendita.
In Francia è scoppiato un nuovo, inquietante caso di “sottomissione chimica” simile a quello di Gisèle Pelicot Un funzionario del ministero della Cultura ha drogato centinaia di donne durante colloqui di lavoro per poi costringerle a urinare in pubblico.
Dopo quasi 10 anni di attesa finalmente possiamo vedere le prime immagini di Dead Man’s Wire, il nuovo film di Gus Van Sant Presentato all'ultima Mostra del cinema di Venezia, è il film che segna il ritorno alla regia di Van Sant dopo una pausa lunga 7 anni.
Un esperimento sulla metro di Milano ha dimostrato che le persone sono più disponibili a cedere il posto agli anziani se nel vagone è presente un uomo vestito da Batman Non è uno scherzo ma una vera ricerca dell'Università Cattolica, le cui conclusioni sono già state ribattezzate "effetto Batman".

A DFW non piacevano gli AC/DC

23 Febbraio 2012

È il 1985, e David Foster Wallace ha 23 anni. Solo due anni dopo pubblicherà La scopa del sistema, il primo romanzo che lascerà il mondo attonito di fronte a un talento enorme e geniale. Nel frattempo, frequentando il college di Amherst, scrive una lettera al giornale del campus, per rispondere a un altro studente il quale lamentava il divieto di suonare gli AC/DC a tutto volume in camera sua. Wallace, il cui stile umoristico e tagliente è già ben evidente, distrugge le velleità festaiole del giovane collega con un ragionamento logico e inattaccabile. La scoperta, piuttosto, è che la band australiana, all’autore di Infinite Jest, proprio non andava giù. Parlando della libertà di non voler ascoltare musica suonata da altre persone, lo scrittore specifica: «in the particular case of AC/DC, I think this freedom is probably cherished by every rational being over the age of nine».

Qui la lettera intera (clicca per ingrandire). Vale la pena leggerla tutta. È pure sempre un DFW inedito.

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