Il creatore di Succession torna con un film in cui racconta un quartetto di tech bro ricchi, stupidi e crudeli. Ma non così interessanti.
Nuova canzone per i Flaming Lips, featuring… Apple Siri
I Flaming Lips, uno dei gruppi alternative più di culto, non sono nuovi a trovate semi-geniali e/o estremamente originali nella produzione dei loro pezzi, quindi anche l’ascoltatore medio dovrebbe avere una discreta difesa di anticorpi per non stupirsi se, ad esempio, rilasciassero un nuovo singolo in formato chiavetta usb inserita nel “cervello” di un teschio gommoso in dimensione reale con una vagina sulla sommità del cranio. No aspetta, forse si stupirebbe chiunque. Ad ogni modo, questo è già successo, a marzo dello scorso anno (davvero).
L’ultima novità di Wayne Coyne e soci è invece una canzone in cui il cantante (Coyne per l’appunto) presta il suo ruolo niente meno che all’assistente vocale dell’iPhone 4S, il famoso Siri. La band statunitense si limita alla parte strumentale, mentre la voce registrata made in Cupertino recita il testo, completo di “beep” di avviso: «Wayne, I don’t understand» esordisce, per poi proseguire con «the moon, the stars and the sun». A questo punto entra in gioco l’altra “ospite” della canzone, ovvero Erykah Badu, che lascia poi il posto di nuovo a Siri, che conclude i tre minuti chiosando «Wayne, now I understand». Avantgarde o virtuosismo solipsistico? Poco importa, il pezzo è piacevole e rilassante, e conviene ascoltarlo in fretta, visto che sarà disponibile su Soundcloud per una settimana soltanto.

Pubblicato nel 2000, acclamato, dimenticato, ripubblicato e riscoperto nel 2016, inserito tra i 100 migliori romanzi del XXI secolo dal New York Times, L'ultimo samurai è asceso allo status di classico nonostante una travagliatissima storia editoriale.