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16:34 venerdì 12 settembre 2025
L’episodio di South Park che prendeva in giro Charlie Kirk è stato “cancellato” La decisione è arrivata dopo le proteste dei conservatori statunitensi, che accusano lo show di aver contribuito al clima d’odio contro Kirk.
La bandiera di One Piece è diventata un simbolo di protesta in tutto il mondo Prima in Nepal e adesso anche in Francia: la bandiera del manga di Eichiiro Oda è diventato il vessillo di tutti coloro che si ribellano ai governi.
Il video dell’omicidio di una ragazza ucraina a Charlotte, North Carolina, è diventato un’arma di propaganda di tutta la destra mondiale A partire, ovviamente, dal movimento Maga nel Stati Uniti, da Donald Trump in persona, fino all'Italia, a Matteo Salvini.
Le proteste di Bloquons tout in Francia sarebbero partite tutte da un post in un gruppo Telegram Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
C’è un nuovo uomo più ricco del mondo che ha superato Elon Musk grazie all’AI Si chiama Larry Ellison e ha scavalcato l'allievo-rivale grazie alla crescita record della sua Oracle, dovuta agli investimenti nell'intelligenza artificiale.
Due giorni prima dell’omicidio il magazine Jezebel aveva assunto delle streghe per mandare una maledizione a Charlie Kirk Con una nota all'articolo, l'editor della testata femminista si è trovato costretto a condannare l'accaduto.
È uscito il primo trailer di Nouvelle Vague, il film in cui Richard Linklater racconta Jean-Luc Godard che gira Fino all’ultimo respiro E che potremo vedere in streaming su Netflix, dove sarà disponibile dal 14 novembre.
Il biopic di Giorgio Armani è già in lavorazione  S’intitola Armani – The King Of Fashion ed è in lavorazione già da mesi, non si sa se con il benestare della famiglia o no.

C’è voluto un secolo per creare il weekend (e un decennio per distruggerlo)

09 Maggio 2017

Il fine settimana così come lo conosciamo è un’invenzione relativamente recente, che si è consolidata soltanto intorno alla metà del Novecento, eppure sta già scomparendo, in un’era in cui i turni di lavoro si fanno sempre più fluidi. È una parabola bizzarra, nota la giornalista Katrina Onstad nel suo nuovo libro, The Weekend effect: «C’è voluto un secolo per conquistare il weekend. Sono bastate un paio di decadi per disfarlo».

Un capitolo del libro, appena uscito per HarperOne, è stato anticipato da Quartz, ed è dedicato proprio all’introduzione del weekend negli Usa da parte di Henry Ford, cui è seguita la diffusione in Europa. Un tempo, infatti, nei Paesi occidentali la settimana lavorativa era composta da sei giorni, e non si lavorava soltanto la domenica, per questioni religiose.

weekend storia ragioni

L’idea di accorciare la settimana lavorativa, scrive Onstad, comincia ad avanzare durante i moti sindacali della Rivoluzione industriale; però fu soltanto alla fine degli anni Venti che le prime grandi industrie cominciarono a introdurre questo modello. Henry Ford, un «fervente anti-sindacalista», introdusse la settimana di 5 giorni nel 1926 perché credeva che avrebbe incentivato i consumi: «La gente che ha più tempo libero ha anche bisogno di più vestiti, mangia una varietà più ampia di cibo e richiede più trasporti».

Entro il 1955, il sabato libero era diventato standard nel Regno Unito, ed entro il 1970 nel resto d’Europa: «Dopo centinaia di anni di dibattiti, scontri e dogma, il weekend dovrebbe essere dato per assodat», scrive Onstad. Salvo poi notare che non è «esattamente quello che è successo». Secondo gli ultimi dati disponibili, il 29 per cento degli americani e il 25 per cento dei britannici lavora nel weekend, percentuale che scende di poco nell’Europa continentale.

Whitstable, Inghilterra meridionale, estate 2011 (Peter Macdiarmid/Getty Images), Weston-Super-Mare, sempre nell’Inghilterra meridionale, estate 2015 (Matt Cardy/Getty Images)
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