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Uno studio ha dimostrato che gli uomini sono molto più inquinanti delle donne Perché mangiano più carne rossa e usano di più le automobili.
Il tributo a David Lynch è stato il momento più toccante della cerimonia d’apertura di Cannes Soprattutto grazie a "Confession", bellissima canzone a lui dedicata dall'amica Mylène Farmer.
La cerimonia d’apertura di Cannes si è conclusa con Quentin Tarantino che è impazzito Prima si è messo a urlare, poi si è esibito in un plateale mic drop.
Per la prima volta nella storia dell’Eurovision, in finale ci saranno tre canzoni in italiano A Lucio Corsi e la sua "Volevo essere un duro" si sono uniti Gabry Ponte con "Tutta l'Italia" e Tommy Cash con "Espresso macchiato".
Milano ha respinto il convegno sulla remigrazione organizzato dall’estrema destra Era in programma il 17 maggio ma a causa delle proteste gli organizzatori sono stati costretti ad annullare e remigrare altrove.
Anche quest’anno all’Eurovision sta succedendo un casino attorno alla cantante israeliana Proteste, denunce, tentativi di boicottaggio, minacce, fischi veri e registrati: per Yuval Raphael l'Eurovision è iniziato così.
Cosa ha detto il primo testimone sentito nel processo contro Diddy Il rapper è accusato, tra le altre cose, di sfruttamento della prostituzione in un processo appena iniziato a New York.
Gérard Depardieu è stato condannato per violenza sessuale Diciotto mesi, con pensa sospesa, per violenze ai danni di due donne durante le riprese del film Les Volets Verts, nel 2021.

Il museo cinese che chiude perché ha troppe opere false

19 Luglio 2013

Il museo Jibaozhai è stato aperto in pompa magna nel 2007, nel villaggio di Erpu, Jizhou, in Cina. È costato 540 milioni di yuan (67 milioni di euro) ed era dotato di un’enorme collezione di circa 40 mila pezzi. Il problema, si è scoperto, è che la maggior parte delle opere custodite sono false, e lo scandalo che ne è scaturito ha portato alla sua chiusura.

Secondo il National Post a scoprire la truffa sarebbe stato lo scrittore cinese Ma Boyong, che in una sua recente visita aveva notato alcune imperfezioni e stranezze nelle opere  in esposizione. Ad esempio, alcuni pezzi venivano descritti come molto antichi, risalenti a quattro mila anni fa, anche se presentavano di incisioni in cui comparivano caratteri alfanumerici moderni, diffusi solo dal XX secolo. Un’antica porcellana, invece, veniva fatta risalire alla Dinastia Tang anche se era realizzata con una tecnica molto più moderno rispetto all’era indicata.

E non è tutto: pare che il museo non sia mai stato ben accetto tra i cittadini di Erpu, che avevano firmato in massa (1500 persone) una petizione contro la sua costruzione. Il direttore dell’ente, continua il National Post, era Wang Zongquan, che ricopriva contemporaneamente la doppia carica di responsabile locale del Partito comunista cinese e di direttore del museo, particolare che ha contribuito a sollevare molti dubbi attorno alla vicenda.

Secondo lo studio del curatore artistico Shao Baoming, «almeno la metà delle opere esibite» dal Jibaozhai Museum sarebbero false. Secca la replica del direttore Zongquan, secondo il quale «nemmeno gli dei saprebbero dire se sono originali o contraffatte». Nonostante ciò, il museo ha comunque chiuso.

Immagine: alcune delle opere contraffatte che erano esposte nel Jibaozhai Museum

(via)

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