Un post neanche tanto recente: è apparso su Telegram a maggio ma è diventato virale negli ultimi giorni, subito prima e subito dopo le dimissioni di Bayrou.
Il nuovo governo francese non è durato nemmeno mezza giornata
È il governo più breve della storia della Repubblica: appena sei ore sono passate tra l'incarico e le dimissioni di Sébastien Lecornu.

Il nuovo governo francese è caduto dopo appena sei ore dall’incarico affidato a Sébastien Lecornu, diventando così il governo più breve della storia recente francese. A tarda notte, il già ex Primo ministro Lecornu ha consegnato la lista dei ministri e poche ore dopo ha rassegnato le sue dimissioni consegnandole al Presidente Emmanuel Macron. La mossa a sorpresa arriva solo 26 giorni dopo la nomina di Lecornu a Primo ministro, in seguito alla caduta del precedente governo guidato da François Bayrou (che già aveva stabilito il record di governo più breve della storia della Repubblica). Diversi partiti dell’Assemblea nazionale avevano criticato aspramente la composizione del gabinetto di Lecornu, che era rimasto sostanzialmente invariato rispetto a quello di Bayrou, e avevano minacciato di votare contro.
La politica francese è in subbuglio da quando Macron ha scommesso sulle elezioni anticipate la scorsa estate, nella speranza di rafforzare la sua presa sul governo. La mossa ha avuto l’effetto contrario, producendo un Parlamento frammentato in tre blocchi rivali. I due immediati predecessori di Lecornu, Bayrou e Michel Barnier, sono stati costretti alle dimissioni dall’Assemblea Nazionale in seguito a uno stallo sul piano di spesa. Secondo i dati ufficiali pubblicati la scorsa settimana, il debito pubblico francese ha raggiunto livelli record: il rapporto debito/Pil della Francia è ora il terzo più alto dell’Unione Europea dopo Grecia e Italia, ed è quasi il doppio del 60 per cento consentito dalle norme Ue.
Come scrive Le Monde, i principali cambiamenti rispetto al governo precedente (ora è il caso di dire rispetto a due governi fa) riguardavano il ministero dell’Economia e delle Finanze. Eric Lombard, in carica dal dicembre 2024, è stato sostituito da Roland Lescure, membro del partito di Macron che in precedenza aveva ricoperto la carica di ministro dell’Industria tra il 2022 e il 2024. L’ex ministro delle Finanze Bruno Le Maire (in carica dal 2017 al 2024) è tornato al governo, riempiendo il vuoto lasciato da Lecornu come ministro della Difesa. Bruno Retailleau, leader del partito conservatore Les Républicains (LR), che governa con la coalizione di Macron dal settembre 2024, è rimasto ministro dell’Interno. Anche Rachida Dati, candidata sindaco di Parigi che sarà processata per corruzione l’anno prossimo, è rimasta ministro della Cultura.