Stando a un report dell'Unicef, oggi un bambini su 10 soffre di obesità, addirittura uno su 5 è in sovrappeso.
In Corea del Nord sono aumentate le condanne a morte per chi guarda film e serie TV straniere
Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, il regime di Kim Jong-un ora usa anche l'AI per perseguire questo grave crimine.

La popolazione della Corea del Nord è la più sorvegliata del mondo: a confermare questo triste primato è stato il report stilato dall’ufficio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, che tiene monitorata la situazione nordcoreana nonostante la segretezza che da sempre circonda la politica interna del Paese. Il report è basato sulle testimonianze di oltre 300 esuli che sono riusciti a superare i sorvegliatissimi confini della nazione negli ultimi 10 anni. I rifugiati hanno raccontato di come la pena di morte sia sempre più usata per punire una gamma sempre più ampia di crimini.
Secondo il report, ripreso anche da Bbc, la repressione del regime è aumentata nell’ultimo decennio, con un incremento delle pene capitali e delle condanne ai lavori forzati per i cittadini coreani accusati dei crimini più disparati. Le vittime non sono soltanto i dissidenti politici, ma anche e soprattutto persone accusate di aver commesso reati minori, come infrangere l’embargo imposto sui prodotti culturali stranieri. Chi si arrischia a guardare e/o diffondere film e serie straniere rischia infatti sanzioni severissime e, dal 2015, addirittura la condanna a morte.
Uno dei rifugiati nordcoreani ha raccontato che negli ultimi anni la pena di morte per quanti sono accusati di guardare serie e film stranieri (inclusi K-drama sudcoreani, tra i più ricercati prodotti d’intrattenimento nel Paese) vengono sempre più spesso eseguite in pubblico: i condannati vengono fucilati da una plotone d’esecuzione, in modo che queste morti fungano da deterrente per chi immagina di sbirciare oltre i confini della censura. Questo tipo di reati vengono perseguiti anche grazie all’aiuto di nuovi strumenti tecnologico a disposizione del regime. L’alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha dichiarato che con l’ausilio nell’intelligenza artificiale e altre tecnologie i nordcoreani «saranno sottoposti a ulteriori sofferenze, brutali repressioni e alla paura con cui sono ormai costretti a vivere da decenni».