Hype ↓
02:34 venerdì 5 settembre 2025

I due maggiori premi letterari giapponesi quest’anno non sono stati assegnati perché non c’erano romanzi abbastanza belli

I prestigiosi premi Akutagawa e Naoki, da regolamento, hanno deciso di saltare l’annata perché nessun candidato meritava di essere premiato.

18 Luglio 2025

Nessuno scrittore giapponese quest’anno ha scritto un romanzo abbastanza bello o convincente da vincere uno dei due maggiori premi nazionali. Deve essere, insomma, un’annata difficilissima per l’editoria giapponese se le giurie dei premi letterari Akutagawa e Naoki – i più illustri e ambiti del Paese – interrompono il processo di selezione per mancanza di candidati davvero convincenti. Non accadeva da ben 27 anni che le giurie alzassero bandiera bianca, scenario tra l’altro previsto dal regolamento di entrambi i premi.

I premi Akutagawa e Naoki infatti, attribuiti due volte l’anno, premiano autori emergenti o comunque in corso di affermazione. La selezione dei titoli papabili è lievemente differente per caratteristiche, ma possono esserci sovrapposizioni: l’Akutagawa si focalizza su autori alle prime prove con opere di narrativa di lunghezza breve o media pubblicate su quotidiani o riviste, mentre il Naoki predilige autori più affermati (ma comunque nella prima parte della loro carriera) per opere di narrativa popolare o di genere. Il regolamento dei due premi prevede che se durante le fasi di selezione iniziale nessun contendente ottiene un consenso minimo durante le votazioni di routine, il premio semplicemente non venga assegnato. 

Si tratta di un esito abbastanza raro, ma non inedito nella lunga storia dei due premi, istituiti entrambi nel 1935 dai maggiori quotidiani del Paese. Contando l’edizione della seconda metà del 2025, entrambi i riconoscimenti sono saltati una trentina di volte. Come ricorda The Japan Times, era dal 1998 che non saltavano entrambi i premi in una singola tornata, lasciando i lettori giapponesi privi di un romanzo in grado di imporsi, anche solo per mancanza di concorrenza. In merito a quanto accaduto dietro le quinte dell’Akutagawa, la giurata Hiromi Kawakami ha dichiarato: «Delle quattro opere candidate, due sono state discusse ulteriormente dopo il primo turno di votazioni. Tuttavia, poiché nessuna delle due ha ottenuto la maggioranza al secondo turno, purtroppo questa volta non è stato assegnato alcun premio».

Articoli Suggeriti
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

Leggi anche ↓
Un quadro trafugato dai nazisti è stato ritrovato grazie a un annuncio immobiliare

È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.

È uscito il primo teaser di Cime tempestose con Jacob Elordi e Margot Robbie

Un minuto e mezzo di scene che ci confermano che sì, il film diretto Emerald Fennell, la regista di Saltburn, sarà un adattamento erotico.

The Voice of Hind Rajab è il film che tutti ricorderemo di questa Mostra del cinema

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

I Radiohead hanno annunciato un nuovo tour che farà tappa anche in Italia

Arriveranno a Bologna, a novembre. I biglietti saranno disponibili solo registrandosi prima sul sito della band dal 5 al 7 settembre.

Il Festival di film di Villa Medici, il cinema è arte solo se è radicale

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.

La standing ovation più lunga di Venezia l’ha presa The Rock

Per il suo ruolo in The Smashing Machine, il biopic sul lottatore Mark Kerr diretto da Benny Safdie.