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Charli xcx sarà produttrice e protagonista del nuovo film di Takashi Miike Chiusa ufficialmente la brat summer, la cantante ha deciso di dedicarsi al cinema.
A Parigi hanno dimostrato che la migliore arma contro l’inquinamento è la pedonalizzazione 100 strade chiuse al traffico in 10 anni, inquinamento calato del 50 per cento.
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.

Tutti quelli che lo hanno visto dicono che The Brutalist vincerà il Leone d’oro

02 Settembre 2024

Se in questi giorni avete seguito la discussione sulla Mostra del Cinema di Venezia, sapete che i critici hanno già deciso il film che vincerà il Leone d’oro: è The Brutalist di Brady Corbet, descritto con aggettivi quali “monumentale” e “capolavoro” da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere alla prima andata in scena nella Sala Grande del Lido. Tredici minuti di standing ovation, un entusiasmo che Marcus Jones di IndieWire ha descritto così: «Era come se il pubblico avesse deciso di far durare l’applauso 215 minuti, tanto quanto il film».

Scritto assieme alla moglie Mona Fastvold, attrice e regista molto nota in Norvegia, The Brutalist racconta la storia di László Tóth (interpretato da Adrien Brody), un architetto ebreo nato in Ungheria ed emigrato negli Stati Uniti nel 1947 all’inseguimento del sogno americano. All’inizio la sua vita negli Stati Uniti è durissima: vive in povertà e non riesce a trovare lavoro. Tutto cambia, per László, quando un misteriosissimo e ricchissimo cliente (Harrison Lee Van Buren, interpretato da Guy Pearce) lo sceglie per disegnare un edificio, un progetto che diventerà l’ossessione di László per i successivi trent’anni. Oltre a Brody e Pearce, nel cast ci sono anche Felicity Jones – che interpreta Erzsébet, la moglie di László – e Joe Alwyn, che fa Harry, il figlio di Harrison Lee Van Buren. Come si può intuire, il titolo del film viene dalla corrente architettonica alla quale László aderisce: il brutalismo, appunto.

Nella conferenza stampa tenutasi prima della proiezione del film, Corbet ha ringraziato gli organizzatori della Mostra del cinema spiegando che «in un momento in cui nessuno sostiene questo tipo di film, questo festival lo ha fatto e ciò ha reso possibile tutto quello che ho fatto». Il regista ha raccontato di aver lavorato a The Brutalist per quasi un decennio e, proprio come il protagonista del suo film, di non essere riuscito, in questo lungo periodo della sua vita, a pensare a quasi niente altro che non fosse il film. A giudicare dal successo riscosso dalla prima, alla fine ne è valsa la pena. The Brutalist è piaciuto talmente tanto che il pubblico non è riuscito ad aspettare nemmeno i titoli di coda per cominciare la standing ovation: l’applauso è scattato addirittura già all’intervallo.

The Brutalist non ha ancora una distribuzione internazionale né italiana. Nell’attesa di scoprire quando potremo vederlo al cinema, si possono leggere le prime recensioni pubblicate su Letterboxd: sono tutte entusiastiche, ovviamente.

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