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La storia del turista norvegese respinto dagli Stati Uniti per un meme su Vance sembrava falsa perché effettivamente lo era Non è stato rimpatriato per le foto salvate sul suo cellulare, ma semplicemente perché ha ammesso di aver consumato stupefacenti.
In Giappone è stato condannato a morte il famigerato “killer di Twitter” Takahiro Shiraishi è stato riconosciuto colpevole degli omicidi di nove ragazze. Erano tre anni che nel Paese non veniva eseguita nessuna pena capitale.
Per sposarsi a Venezia e farsi contestare dai veneziani Bezos ha speso almeno 40 milioni di euro Una cifra assurda che però non gli basta nemmeno per entrare nella Top 5 dei matrimoni più costosi di sempre.
È uscito il primo teaser di Bugonia, il film in cui Yorgos Lanthimos parla di alieni e complottisti Il film arriverà nella sale italiane a novembre e, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe essere tra quelli in concorso a Venezia.
Anna Wintour ha annunciato che non sarà più la direttrice di Vogue America Ma ovviamente non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: resterà global editorial director di Vogue e la global chief content officer di Condé Nast.
Macron ha detto che vuole far diventare la musica elettronica francese patrimonio Unesco La musica elettronica l'abbiamo inventata noi. Solo noi abbiamo quel French Touch», ha detto, dando l'annuncio in un'intervista radiofonica.
Se c’è un posto che non soffrirà mai di overtourism è certamente il resort appena inaugurato da Kim Jong-un in Corea del Nord Il supremo leader ha partecipato alla cerimonia di apertura e si è divertito a guardare degli uomini che volavano giù dagli scivoli ad acqua.
È morta a 91 anni Lea Massari, la diva che abbandonò il cinema Dopo aver lavorato con i più grandi registi del cinema italiano, si ritirò a vita privata 30 anni fa e non tornò mai più a recitare. 

Su Amazon Prime Video si può vedere l’ultimo film di Anouk Aimée

18 Giugno 2024

La notizia l’ha data la figlia di Anouk Aimée con un post sul suo profilo Instagram: «È con immensa tristezza che io, mia figlia Galaad e a mia nipote Mila vi diciamo che mia madre Anouk Aimée è morta. Ero al suo fianco questa mattina, quando se ne è andata, nella sua casa di Parigi». Aimée aveva 92 anni ed era una leggenda del cinema francese, la cui importanza e influenze è quasi impossibile da misurare. Per avere un’idea: è stata la prima attrice candidata all’Oscar per un’interpretazione in lingua francese. Parliamo, ovviamente, di Un uomo, una donna di Claude Lelouch, capolavoro che nel 1966 vinse il Grand Prix al Festival di Cannes e fu candidato all’Oscar nella categoria che all’epoca si chiamava Miglior film straniero. Lelouch è stato uno dei primi a dare l’addio ad Aimée con un toccante post su Instagram in cui ha reso il doveroso omaggio all’attrice che è stata la sua musa. Nella sua carriera, infatti, Lelouch è tornato altre due volte a raccontare Anne e Jean-Louis, i protagonisti di Un uomo, una donna: nel 1986 diresse un primo sequel, Un uomo, una donna oggi, e nel 2019 I migliori anni della nostra vita. Questo è stato l’ultimo film della carriera di Anouk – e anche di Jean-Louis Trintignant, co-protagonista della trilogia – e fortunatamente è disponibile in Italia su Amazon Prime Video.

Foto e ricordi di Aimée hanno già cominciato a riempire i feed social. Una foto particolarmente bella la ritrae assieme a Marcello Mastroianni, Federico Fellini e Pier Paolo Pasolini sul set della Dolce vita. Oltre che del cinema francese, infatti, Aimée è stata anche protagonista delle tante – e bellissime – collaborazione e co-produzione che all’epoca mettevano assieme il meglio del cinema italiano e il meglio di quello d’oltralpe. Aimée aveva esordito poco più che ragazzina, a 14 anni fa la sua prima apparizione cinematografica nel film Tragico incontro di Henri Calef. A 25 anni era già una stella del cinema francese, protagonista nel 1958 di un film diventato un classico come Montparnasse di Jacques Becker, biopic di Amedeo Modigliani in cui Aimée interpreta Jeanne Hébuterne (una delle foto più belle di Aimée che si vedono sui social in queste ore è quella in cui posa davanti a uno dei ritratti di Hébuterne realizzati da Modigliani).

La lista dei film bellissimi e dei grandi registi con i quali Aimée ha lavorato nella sua carriera è troppo lunga per essere scritta. In ordine sparso: nel 1961 c’è stato Lola di Jacques Demy, ruolo che poi Aimée riprese nel 1969 in L’amante perduta, diretto anche questo da Jacques Demy. E poi, ovviamente, La dolce vita e 8½ di Fellini, Salto nel vuoto di Marco Bellocchio, La tragedia di un uomo ridicolo di Bernardo Bertolucci, Cento e una notte di Agnès Varda, L’imprevisto di Alberto Lattuada, Il giudizio universale di Vittorio De Sica, Prêt-a-Porter di Robert Altman. Ma potremmo inserire in questa lista quasi tutti i film che Aimée ha fatto nella sua carriera. Fino all’ultimo, fino ai Migliori anni della nostra vita.

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