È il "Ritratto di signora” del pittore italiano Giuseppe Ghislandi, meglio conosciuto come Fra Galgario.
Agli Oscar ci sarà una nuova categoria, quella per il Miglior casting
L’Academy of Motion Pictures Arts and Sciences ha annunciato che, a partire dal 2026, verrà introdotto un nuovo premio Oscar per il Miglior casting. È la prima volta che l’Academy aggiunge una nuova categoria dal 2001, quando era stato introdotto il premio al Miglior film d’animazione.
Come riportato dal Guardian, la nuova categoria arriva dopo una lunga battaglia portata avanti dai direttori del casting, riuniti dal 2013 nel Casting Directors Branch, al fine di vedere il proprio lavoro riconosciuto da un apposito premio. Bill Kramer e Janet Yang, rispettivamente Ceo e presidente dell’Academy, hanno dichiarato che: «I direttori del casting giocano un ruolo essenziale nella produzione dei film, e con l’evoluzione dell’Academy, siamo fieri fieri di aggiungere il casting alle discipline che riconosciamo e celebriamo». Il Casting Directors Branch si è detto soddisfatto del raggiungimento di quello che hanno definito un «meritato riconoscimento» che sarà la «dimostrazione dell’impegno e degli sforzi del nostro settore».
Nel frattempo, già si parla di altre possibili categorie che l’Academy potrebbe aggiungere in futuro alle ventiquattro attuali. Chad Stahelski, stunt-man e regista della saga John Wick, è in contatto con l’Academy per l’introduzione di un premio che riconosca e celebri il lavoro delle controfigure. Già lo scorso anno, Stahelski dichiarava «negli ultimi mesi, ho incontrato i membri dell’Academy per portare avanti queste conversazione e, se devo essere sincero, è stata un’esperienza incredibilmente positiva e formativa. Credo che, per la prima volta, si sia fatto un effettivo passo avanti per realizzare questa cosa.»

Una grande commozione e una standing ovation di 23 minuti per il film di Kaouther Ben Hania, che mescola documentario e finzione per raccontare la storia vera di una bambina uccisa a Gaza dopo una lunghissima agonia.

È uno dei giovani festival più interessanti degli ultimi anni, perché mescola arti visive e cinema e ha un programma tanto selezionato quanto “estremo”. Ne abbiamo parlato con Sam Stourdzé, direttore dell’Accademia di Francia in Italia, che del festival è l’organizzatore.