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La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.
I fratelli Gallagher si sono esibiti insieme per la prima volta dopo 16 anni In un circolo operaio a Londra.

David Chase, il creatore dei Soprano, ha detto che la Golden Age della tv è finita

17 Gennaio 2024

Forse David Chase è venuto a sapere che la Gen Z sta scoprendo I Soprano guardando dei video-riassunti di 25 secondi pubblicati su TikTok da Hbo, e questa notizia lo ha spinto a dichiarare ufficialmente e pubblicamente la fine della Golden Age della tv americana. In un’intervista concessa al Times, il creatore dei Soprano ha detto che per lui il 25esimo anniversario della serie non è occasione di festeggiamenti: «È un funerale», ha spiegato Chase, la televisione come l’hanno fatta lui e altri è morta. L’Età dell’oro della tv è stata, nelle parole di Chase, «un’anomalia lunga 25 anni» dalla quale adesso stiamo uscendo per tornare alla “normalità”. L’abbassamento della qualità media delle serie tv è evidente, dice. Lui ne è testimone oculare: recentemente gli è capitato di parlare con un dirigente di un canale televisivo che gli spiegava che la serie che lui, Chase, gli aveva proposto non sarebbe stata realizzata perché fondata sull’assurdo presupposto che «il pubblico stia lì, concentrato, a guardare». In altre occasioni le sue sceneggiature sono state criticate perché ritenute «troppo complicate».

Chase se la prende anche con i dirigenti delle piattaforme streaming. «Va sempre peggio. Stiamo facendo passi indietro». Il riferimento è alla televisione basata sulla pubblicità, strumento al quale diverse piattaforme – Netflix, Amazon Prime – hanno deciso di tornare per rimediare alla crisi degli ultimi anni. Ma la pubblicità non è l’unico problema, per Chase. Più grave è il fatto che le piattaforme agiscano in maniera sempre più simile alla vecchia tv broadcasting, proprio il modello produttivo che serie come I Soprano hanno contribuito a smantellare. «I network ai vecchi tempi erano un inferno dal punto di vista artistico. Posti di merda. Il loro modo di lavorare era orrendo. Nelle riunioni c’era gente che pretendeva che gli scrittori tagliassero proprio la cosa che rendeva un episodio degno di essere girato. Avrei dovuto mollare, all’epoca», ha raccontato Chase. Che, almeno, una soddisfazione in questi 25 anni di anomala ed eccelsa televisione se l’è tolta: «Le ho fatte pentire tutte, quelle persone. Fatte pentire di decenni di stupidità e avidità».

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