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15:37 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

La Svezia ha lanciato una campagna per non essere più confusa con la Svizzera

31 Ottobre 2023

«Tante persone in tutto il mondo continuano a confondere Svezia e Svizzera. Alcuni pensano addirittura che siamo lo stesso Paese. “Sweden (not Switzerland)” è una campagna che ha l’obiettivo di porre fine alla confusione una volta per tutte. Siamo due bellissimi Paesi europei che iniziano per “Sv”, ma siamo decisamente diversi», questa è la risposta che si legge sul sito VisitSweden a chi chiede il perché di questa iniziativa. L’ente del turismo svedese ha pensato di farsi pubblicità e promuovere il turismo nel Paese facendo leva sullo strano fatto che molte persone sembrano ignorare le differenze tra Svezia e Svizzera. Euronews riporta che sono circa 120 mila le persone che ogni anno chiedono a Google se si tratti dello stesso posto.

Il video della campagna promozionale ha fatto rapidamente il giro dei social. Una portavoce dell’ente del turismo svedese appare dietro a un leggio in quella che sembra essere una sede istituzionale, da lì l’appello, con toni estremamente seri, al popolo svizzero. La proposta è semplice: Svezia e Svizzera si devono dividere gli argomenti da trattare, di modo che nessuno possa più sbagliarsi. La Svizzera si prende le montagne, la Svezia i locali. Alla Svizzera possono andare i rumori forti come lo yodel, alla Svezia spetta invece il silenzio. La Svizzera può reclamare l’Lsd, la Svezia vuole invece l’aurora boreale («un altro tipo di esperienza surreale», sottolinea la portavoce). La Svizzera offre orologi di lusso, la Svezia il lusso di dimenticare lo scorrere del tempo. La rappresentante chiarisce che si tratta solo di una proposta e che la Svezia è disposta ad aprire le trattative con la sua gemella diversa pur di mettere fine alla confusione.

Sul sito è presente la versione completa dell’accordo, che può essere scaricato e firmato da chiunque, dove sono elencati tutti gli argomenti assegnati ai due Paesi. Crocchette al formaggio contro polpette di carne. Crema dopo sole contro sole di mezzanotte. Impianti di sci di lusso contro impianti di sci economici. Mucche contro alimentazione vegetale. «Noi abbiamo i nostri argomenti e voi i vostri. Se entrambi gli enti si atterranno a questa ferrea divisione in tutte le comunicazioni con il mondo esterno, ogni dubbio sarà dissipato.», si legge nell’accordo. E se la Svizzera non firmasse l’accordo, ha chiesto qualcuno. Chiaramente se i rappresentanti svizzeri decidessero di firmare, sarebbe una bella opportunità per promuovere il turismo di entrambi i Paesi, ma anche in caso contrario, sarebbero comprensivi verso gli svizzeri, con i quali condividono anche una lunga tradizione di neutralità.

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