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15:29 mercoledì 30 aprile 2025
Tutti i media hanno ripreso un articolo di Reuters sulla vibrazione atmosferica indotta, che però non c’entra niente con il blackout iberico (e forse non esiste) E infatti Reuters quell'articolo è stata costretta a cancellarlo.
La chiusura della più famosa sauna di Bruxelles è un grosso problema per la diplomazia internazionale A Bruxelles tutti amano la sauna nella sede della rappresentanza permanente della Finlandia. Che ora però resterà chiusa almeno un anno.
C’è un cardinale che potrebbe non partecipare al conclave perché non si riesce a capire quando è nato Philippe Nakellentuba Ouédraogo, arcivescovo emerito di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, ha 80 anni o 79? Nessuno riesce a trovare la risposta.
La Corte europea ha vietato ai super ricchi di comprarsi la cittadinanza maltese Per la sorpresa di nessuno, si è scoperto che vendere "passaporti d'oro" non è legale.
Una nuova casa editrice indipendente pubblicherà soltanto libri scritti da maschi Tratterà temi come paternità, mascolinità, sesso, relazioni e «il modo in cui si affronta il XXI secolo da uomini».
Nella classifica dei peggiori blackout della storia, quello in Spagna e Portogallo si piazza piuttosto in basso Nonostante abbia interessato 58 milioni di persone, ce ne sono stati altri molto peggiori.
Microsoft ha annunciato che dal 5 maggio Skype “chiude” definitivamente L'app non sarà più disponibile, chi ancora si ricorda le credenziali potrà usarle per accedere a Teams.
Alexander Payne sarà il presidente della giuria alla prossima Mostra del cinema di Venezia Il regista torna sul Lido dopo un'assenza di otto anni: l'ultima volta ci era stato per presentare il suo film Downsizing.

La campagna per salvare l’Atelier 11, lo studio dove lavorarono anche Gauguin e Modigliani

30 Ottobre 2023

Tra gli anni Sessanta e Settanta gran parte degli storici atelier di Parigi furono abbattuti e sostituiti da appartamenti. Quelli che non furono abbattuti furono comunque convertiti in residenze private. Con una sola eccezione: l’Atelier 11 nel complesso di Cité Falguière. Per centocinquant’anni questo atelier – fondato negli anni Settanta dell’Ottocento – ha ospitato alcuni dei più importanti e famosi artisti dell’ultimo secolo e mezzo: Amedeo Modigliani, Constantin Brâncuși, Chaïm Soutine e Paul Gauguin solo per citarne alcuni. E poi tantissimi altri artisti che, stufi di una Montmartre diventata ormai troppo banale o troppo cara, decisero di trasferirsi in quella che poi sarebbe diventata una sorta di comune artistica a sud della capitale.

Vista la ricchissima storia dell’Atelier 11, si rimane sorpresi nello scoprire che il governo francese e l’amministrazione comunale parigina non lo hanno mai inserito nella lista degli edifici di interesse storico, mettendolo così al sicuro da abbattimenti o conversioni. Questo nonostante siano sessant’anni che varie organizzazioni spingono perché questo accada: è indispensabile, sostengono queste organizzazioni, anche perché l’atelier necessita di lavori di manutenzione e ristrutturazione di cui è giusto che siano le istituzioni a farsi carico. In questo momento gli interventi più urgenti sono quelli sulla facciata, soprattutto sugli infissi delle finestre, fatte di legno e metallo che sono stati a malapena toccati da quando l’Atelier è stato costruito un secolo e mezzo fa.

Davanti all’immobilismo di governo e Comune, l’organizzazione non profit l’AiR ARTSand Cité Falguière ha deciso di lanciare una raccolta fondi per finanziare i lavori di cui l’Atelier 11 ha bisogno. Stando a quanto riporta il Guardian, i lavori dovrebbero cominciare nel 2024, anche se mancano ancora centocinquantamila euro per raggiungere la cifra fissata dalla campagna (la maggior parte dei soldi finora raccolti vengono da una donazione di Mission Patrimoine, un’organizzazione finanziata tra gli altri anche dal ministero della Cultura francese). La cosa certa è che Atelier 11, a detta anche degli attuali proprietari, resterà quello che è sempre stato fin qui: un luogo per accogliere gli artisti e dove questi avranno il tempo e lo spazio per lavorare.

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